Trasportava nel bagagliaio della sua vecchia Renault 4 una cesta di plastica in cui sguazzavano, in 20 centimetri di acqua resa ormai bollente da un caldo africano, 41 anguille vive che ha riferito di aver appena pescato nell´Adige. I 41 esemplari trasportati in condizioni inadeguate sono stati rimessi in Adige dai veterinari dell´Ulss 21
È l´ennesimo carico «fuorilegge» di animali fatti viaggiare in condizioni inadeguate quello scoperto venerdì pomeriggio, nel pieno centro di Minerbe, dalla Polizia stradale di Legnago. E non solo per l´assenza delle misure di sicurezza fissate dalla normativa in materia. Ma anche perchè il pescatore professionista, munito di licenza di tipo A, che si trovava al volante – C.C., 70 anni, residente a Masi, in provincia di Padova – era sprovvisto della documentazione necessaria, tra cui la dichiarazione sulla provenienza degli animali, che gli avrebbe evitato la multa salata inflittagli dagli agenti: il trasgressore dovrà infatti pagare, sommate le varie infrazioni, una sanzione di 2.190 euro. Inoltre, ha dovuto rinunciare alle anguille che stava consegnando ad alcuni ristoranti del Padovano. Dopo aver intimato l´alt al 70enne in via Roma, la pattuglia ha effettuato l´ispezione che ha portato alla scoperta del carico irregolare. A quel punto gli agenti hanno fatto intervenire, per la procedura di emergenza, i veterinari dell´Ulss 21. I quali hanno stabilito che il pesce fosse rimesso subito in acqua. E così le anguille sono state liberate in un affluente dell´Adige, che scorre a San Vito
L’Arena – 7 agosto 2012