Mai così male. Consumi ai minimi storici dal dopoguerra. È la previsione di Confcommercio relativa ai consumi pro capite del 2012 nel nostro Paese. La previsione di un calo del 2,7% dei consumi per quest’anno é stata rivista al ribasso, arrivando a -2,8%, con un ulteriore abbassamento dello 0,8% previsto per il prossimo anno. Secondo Confcommercio, infatti, per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli anni Trenta.
Nel 2012 la caduta del Pil si attesterà al -2,2% da -1,3% delle previsioni dello scorso marzo, «in conseguenza di un andamento marginalmente peggiore dei consumi» che si attesteranno a -2,8% (-2,7% ultima stima) e «di una caduta più profonda degli investimenti, da -5,7% a -6,5.
«Complessivamente – rileva il Centro studi – la caduta biennale dell’economia italiana é ancora lontana dalla dimensione del cedimento del biennio 2008-2009 (-1,2% e -5,5%) ma non può essere considerato un semplice episodio fisiologico del ciclo economico. Si tratta di una vera e propria recessione dalla quale sarà difficile uscire e della quale é difficile anche prevedere la reale intensità e l’estensione temporale. Il tessuto produttivo ne risentirà profondamente. L’assorbimento della disoccupazione che essa sta generando richiederà tempi lunghi».
Il livello del Pil in Italia, ha concluso il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella «sta raggiungendo i suoi minimi storici».
ItaliaOggi – 2 agosto 2012