L’obiettivo era chiarire gli aspetti legati alla scelta dell’azienda ospedaliera. La dottoressa Montolli dal Gico per le polizze City Insurance. L’azienda non può più stipulare contratti sul territorio italiano
Viaggio in laguna, nel comando del Gico di Mestre, per il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera, La dottoressa Montolli, come tutti gli altri dirigenti di enti (dieci nel Veneto) che avevano contratto polizze assicurative con la City Insurance, compagnia almeno all’apparenza rumena il cui capitale sociale era garantito da du equadri di Raffaello Sanzio risultati poi falsi, è stata sentita ieri mattina. Un colloquio volto solamente a chiarire alcuni aspetti legati alla scelta della City Insurance (avvenuta in seguito a regolare gara d’appalto) che ha, per gli investigatori, lo scopo di definire l’ambito di attività della compagnia finita nel mirino della Guardia di Finanza. Nel frattempo, una settimana fa, al termine di un’istruttoria durata un anno, l’Isvap (l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private) ha sospeso la compagnia che quindi ha il divieto di assumere nuovi affari sul territorio italiano. Questo dopo aver effettuato accertamenti sia nei confronti del rappresentante fiscale che dei 12 intermediari nazionali di cui l’impresa si era avvalsa. E dagli accertamenti è emerso quello che poi è stato accertato dal Gico: ovvero che esisteva «un’articolazione operativa della compagnia tale da configurare una governance solo formale in Romania», si legge nel comunicato dell’Isvap, «ed una governance sostanziale della società stabilmente insediata in Italia ed attuata attraverso l’attività di alcuni intermediari». Questo l’aspetto operativo che si riferisce alla società di assicurazioni che operava nel campo delle garanzie fideiussorie e dal secondo semestre 2011 anche in quello delle garanzie di responsabilità civile generale a favore di enti pubblici e di Aziende sanitarie locali. Una decina quelli accesi in Veneto e in particolare l’indagine del Gico ebbe come primo effetto quello di bloccare il pagamento della prima tranche di 26 milioni di euro che la Regione avrebbe dovuto versare alla City Insurance che si era aggiudicata il bando per assicurare la Sanità veneta. Tutto bloccato e l’inchiesta prosegue
L’Arena – 12 luglio 2012