Per sconfiggere la corruzione nella Pubblica amministrazione bisognerebbe premiare il merito sia a livello salariale sia sul fronte delle procedure di reclutamento e accesso ai pubblici impieghi. A sostenerlo è il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in occasione del convegno ‘Combattere la corruzione si può e si deve’.
“La vera anomalia dell’Italia, – ha sottolineato – è rappresentata da una struttura retributiva caratterizzata dalla assoluta prevalenza di competenze fisse e continuative_A, soprattutto, dalla minima incidenza degli istituti destinati a premiare il merito individuale, il diverso impegno dei dipendenti e la produttività delle amministrazioni”. Per il numero uno della magistratura contabile, inoltre, “la prima forma di lotta alla corruzione è l’affermazione, se non il ripristino delle procedure di reclutamento e accesso ai pubblici impieghi e la tutela della loro serietà nonché l’esaltazione, se non la reintroduzione, del merito e della meritocrazia”.
(TMNews) – 10 luglio 2012