Il via libera al decreto legge sulla spending review continua a suscitare le reazioni del mondo politico. “Attenzione a non dare una mazzata al servizio sanitario nazionale”, averte il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Per il leader democratico bisogna tagliare le spese per evitare l’aumento dell’Iva, “dopo di che bisogna decidere cosa fare della sanità nel prossimo biennio”. “Dobbiamo vedere le carte – ha aggiunto – ma, a una prima occhiata, ci sono anche delle cose che ci piacciono, in tema di ordinamento degli enti locali, e sono stati fatti dei passi avanti anche sui costi standard”. “Ma sulla sanità – ha proseguito – ci sono cose che ci preoccupano molto. Bisogna stare attenti – ha ribadito – a non dare una mazzata al Servizio sanitario nazionale”.
Bersani sposa la linea dei presidenti di Regioni che hanno protestato per i tagli alla sanità: “E’ gente che ragiona – sottolinea – non sono né azzeccacarbugli e né agit-prop”. Il titolo del decreto parla di riduzione dei costi a parità di servizi offerti – conclude Bersani – noi concentreremo la verifica su questo”.
Pieno sostegno all’azione del governo arriva invece dall’Udc. “La spending review è cura dimagrante dello Stato, tagli sprechi e burocrazia inutile. Noi con Monti, gli altri facciano quel che vogliono!” scrive su twitter il leader centrista Pier Ferdinando Casini
Repubblica – 6 luglio 2012