La decisione dell’autorità per l’energia.L’incremento del prezzo dell’energia elettrica sarà minimo per l’utente finale (un euro in più l’anno), mentre per il gas l’incremento sarà di circa 32 euro l’anno
ROMA – Bollette luce e gas più care dal primo luglio: secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia, i prezzi dell’energia elettrica per le famiglie e i piccoli consumatori serviti in tutela, resteranno sostanzialmente invariati (+0,2%) mentre per il gas è previsto un aumento del 2,6%. Per l’energia elettrica, la spesa del consumatore tipo servito in maggior tutela rimarrà, di fatto, stabile (1 euro in più su base annua) mentre per il gas, la maggiore spesa per il consumatore tipo servito in tutela sarà di circa 32 euro. I prezzi del GPL subiranno un calo del 5,1% per il mese di luglio, con una riduzione per l’utente tipo (286 mc/anno) della spesa annua, pari a 62 euro.
Il positivo dato riferito all’energia elettrica si spiega con il mutamento dello scenario e, in particolare, con le più favorevoli previsioni di andamento del PUN (il prezzo dell’energia elettrica sulla borsa elettrica) nel 2012, per effetto del decremento del petrolio. Infatti, dopo i massimi storici, oltre i 125 dollari al barile registrati in marzo, le quotazioni del greggio hanno registrato una progressiva diminuzione attestandosi su valori inferiori ai 100 dollari al barile.
Il quadro ribassista dei prezzi degli idrocarburi, accompagnato da una riduzione della domanda elettrica, è confermato nelle aspettative per il secondo semestre dell’anno. Nonostante lo sfavorevole andamento dell’euro, la diminuzione del petrolio ha comportato una riduzione dello 0,1% della componente materia prima per la famiglia
tipo. Tale riduzione è tuttavia controbilanciata dalle necessità di copertura tariffaria di alcuni oneri generali di sistema quali la promozione dell’efficienza energetica (UC7), i regimi tariffari speciali (A4) e le compensazioni economiche per le comunità che vivono in territori con impianti nucleari (MCT), che hanno comportato un incremento dello 0,3%.
Per il gas, invece, i prezzi di riferimento vengono aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, olio combustibile e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l’ultimo mese, al fine di attenuare e diluire nel tempo l’incidenza dei periodi di picco dei prezzi degli idrocarburi. Per questo motivo, i recenti cali del greggio non si riverberano ancora in modo significativo sui prezzi: il 2,4% dell’incremento complessivo del 2,6%, si riferisce all’aumento dei costi della materia prima.
Dal primo maggio, la tariffa elettrica era aumentata già del 4,3% con una maggiore spesa annua di 21,44 euro. L’Authority aveva, infatti, approvato l’adeguamento della componente tariffaria a copertura dei costi per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate (la componente A3 degli oneri generali di sistema) per tutte le categorie di utenti.
L’adeguamento confermava le stime dello scorso 30 marzo 1 1, quando l’Autorità aveva approvato l’aggiornamento del secondo trimestre 2012 per le sole componenti legate alla materia prima, alle tariffe di rete e agli oneri di dispacciamento (+5,8%), annunciando che a fine aprile si sarebbe reso necessario un ulteriore incremento. Dall’inizio dell’anno, tra gas e luce, l’incremento è di 103 euro a famiglia a cui oggi si sommano i 33 euro del nuovo aumento a partire dal primo luglio.
In pratica, con questi ultimi aumenti, la bolletta per l’energia elettrica è aumentata in sei mesi del 13 % e quella del gas del 4,4 %.
(28 giugno 2012) Repubblica.it