E’ negativo il giudizio che il consigliere regionale del PD e vicepresidente della commissione socio-sanitaria, Claudio Sinigaglia, da al nuovo Piano Socio Sanitario approvato mercoledì dall’aula.
“Dopo 16 anni il nuovo Piano socio-sanitario nasce anche grazie al nostro contributo costruttivo dato tanto in commissione, quanto in Consiglio e che ha portato a significative correzioni nell’architettura del provvedimento. Ma il nostro voto contrario era inevitabile: troppe, infatti, sono le ambiguità del governo regionale, legate alle divisioni della maggioranza. Il risultato è che questo piano porta con sé una debolezza cronica, ovvero la massima incertezza su chi, come e con quali strategie guiderà d’ora in avanti l’intera macchina”. L’esponente democratico rivendica il ruolo fondamentale del PD nel definire e migliorare alcuni aspetti cruciali come la trasparenza e la valorizzazione delle professioni sanitarie, senza dimenticare la decisione di rendere vincolante il parere della commissione sulla formulazione delle schede ed il fatto che la nomina del Direttore generale della sanità e sociale spetterà al Consiglio. Nodi che non a caso hanno portato ad uno scontro feroce all’interno della maggioranza. In conclusione, secondo Sinigaglia “il punto di scontro vero è stato tra chi vuole, come la maggioranza, un forte accentramento della Regione e chi, come noi, punta ad una decisa valorizzazione del terzo settore, dei Comuni e del welfare di comunità. C’è una massiccia dose di cinismo della giunta nei confronti di queste realtà. A parole dicono di voler potenziare il territorio, ma nei fatti vogliono solo ridicolizzarne il ruolo”.
22 giugno 2012