«Incontreremo sicuramente le aziende farmaceutiche ma mi sembra molto difficile poter parlare in questo momento, per chiunque, di deroghe».
Così il ministro della Salute Renato Balduzzi ha commentato l’allarme lanciato dalle aziende farmaceutiche in merito a un possibile tracollo del sistema in assenza di deroghe alla manovra.
La manovra «che dovrebbe essere applicata entro il 30 giugno é insostenibile per l’industria farmaceutica e provoca disinvestimenti in ricerca, perdita di migliaia di posti di lavoro e una forte delocalizzazione delle aziende che affaccerebbero i propri investimenti all’estero. Per questo chiediamo che la manovra di luglio, legge 111/2011, possa essere spalmata a tutte le parti senza penalizzare pesantemente il nostro comparto», aveva detto nei giorni scorsi il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi ricordando che nel 2012 il settore già registra la perdita della produzione industriale pari al 6,2%. «Crediamo che la norma, cosi com’è – ha spiegato Scaccabarozzi, riferendosi all’onere di ripiano della spesa ospedaliera pari al 35% che ricadrebbe sulle industrie se la legge 111 del 2011 non sará modificata – sia del tutto insostenibile per le nostre industrie. E se il Patto della salute è stato rimandato al 30 ottobre, chiediamo che lo stesso sia fatto per noi».
«La richiesta del presidente di Farmindustria Scaccabarozzi, di rivedere il meccanismo del ripiano della spesa farmaceutica ospedaliera non può che trovare appoggio da parte dei produttori di farmaci equivalenti. Già nei giorni scorsi abbiamo fatto presente che, oltre alla revisione della spesa, la sanitá italiana ha bisogno di una revisione dei tagli», ha affermato Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, commentando le proposte di Farmindustria.
quotidianosanita.it – 12 giugno 2012