Un confronto urgente, in Consiglio regionale, tra assessore alla Sanità, direttore generale dell’Ulss 22 e quinta commissione regionale, sul futuro dell’ospedale di Isola della Scala e, più in generale, della rete ospedaliera e assistenziale per gli abitanti del sud-ovest veronese, in attesa di approvare le nuove schede ospedaliere.
E’ quanto hanno promesso i consiglieri regionali, guidati dal vicepresidente del Consiglio Franco Bonfante (Pd), ai rappresentati del comitato per l’ospedale di Isola della Scala nel corso dell’incontro odierno a palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio veneto. Il comitato ha presentato a consiglieri e capigruppo le preoccupazioni degli abitanti di Isola della Scala e dell’intera area sudorientale della provincia scaligera per il progressivo smantellamento dell’ospedale operato dalla dirigenza dell’Ulss 22, senza che sia nel frattempo completata la ristrutturazione del vicino ospedale di Villafranca distrutto nel 2003 da un incendio. “Dopo la chiusura di ostetricia, ginecologia e del nido a fine anno – hanno denunciato Claudia Tinto, Maddalena Salgarelli e il medico Gianpaolo Cordioli del Comitato – temiamo la prossima dismissione dei reparti di chirurgia, ortopedia e urologia, annunciata per giugno. Non chiediamo di far sopravvivere a ogni costo l’ospedale ‘di campanile – hanno ribadito – ma di garantire il diritto all’assistenza, in particolare nelle situazioni di urgenza-emergenza, a un territorio che conta 120 mila abitanti, e che a seguito di scelte passate e di mancata programmazione si trova sguarnito di pronto soccorso, di posti letto di terapia intensiva e di servizi ospedalieri ad alta affidabilità. Se il direttore Alessandro dall’Ora confermerà la decisione di chiudere a giugno gli ultimi reparti rimasti a Isola della Scala, siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti dell’azienda per interruzione di pubblico servizio”. Il problema – hanno replicato i consiglieri regionali – troverà risposta con la nuova programmazione ospedaliera che prenderà forma con l’approvazione del futuro piano sociosanitario, in calendario in Consiglio a metà giugno. “Il presidio di Isola della Scala – ha dichiarato Vittorino Cenci della Lega – in questi anni ha dovuto supplire alle carenze dell’ospedale Magalini di Villafranca, ma sappiamo tutti che non è una struttura a norma e che nella nuova programmazione bisognerà riorganizzare con attenzione i servizi di urgenza-emergenza, terapia intensiva e alta intensità nel territorio a sudovest di Verona. Spetterà alle nuove schede decidere il futuro dell’ospedale di Isola”. “Ma nel frattempo – hanno chiesto unanimi Franco Bonfante e Roberto Fasoli del Pd, Gustavo Franchetto di Italia dei Valori e Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra veneta – si fermi ogni decisione sull’ospedale e si rispetti la sentenza dei giudici del tar che vieta lo smantellamento di Isola della Scala fintantoché non sarà a regime il Magalini di Villafranca. Chiediamo la convocazione urgente della commissione Sanità perché incontri l’assessore alla sanità Luca Coletto, il segretario regionale Domenico Mantoan e il direttore generale Dall’Ora per sospendere ogni decisione di riorganizzazione ospedaliera a sud di Verona, in attesa delle nuove schede regionali”.
Arv – 1 giugno 2012