Il Governo mette sul tavolo 4 decreti e un accordo con l’Abi e le imprese per arginare la piaga dei ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato ieri il premier Monti, insieme al ministro dello Sviluppo Passera e il viceministro dell’Economia Grilli.
Il pacchetto di interventi punta, secondo l’esecutivo, a «fornire liquidità alle imprese», «semplificare» il meccanismo di certificazione per fornitori e debitori, «ridurre il rischio di inerzia della pubblica amministrazione» e «favorire una risoluzione per i debiti iscritti a ruolo».
Innanzitutto ci sono due decreti per la certificazione del credito nei confronti delle amministrazioni centrali, inclusi gli enti pubblici nazionali e delle Regioni e degli enti locali, inclusi gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Ma mentre quello che riguarda le amministrazioni centrali sarà immeditamente in vigore, l’altro necessita di un passaggio in Conferenza Stato-Regioni. La certificazione del credito, necessaria per mettere in moto la macchina della riscossione dei pagamenti, taglia però fuori gli enti locali commissariati e quelli sottoposti ai piani di rientro (Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Molise).
Per ottenere il “certificato di creditore” occorrerà inviare un modulo all’ente debitore che avrà sessanta giorni di tempo per riconoscere il diritto al pagamento oppure respingerlo. Scaduto questo termine senza risposta interverrà un commissario che a sua volta avrà altri 60 giorni di tempo per dare riscontro alla richiesta di certificazione. L’invio del modulo per la certificazione farà anche scattare il count-down per la riscossione del dovuto: ci sono infatti 12 mesi a partire dalla data dell’istanza.
Un quarto decreto attiverà invece le modalità di compensazione dei debiti fiscali e contributivi. Il quarto provvedimento metterà in moto, attraverso il Fondo centrale di garanzia, le agevolazioni per le imprese creditrici della Pa in attuazione della legge «salva Italia».
L’ultimo strumento anti-ritardo è l’accordo Abi-imprese che istituisce un plafond dedicato allo smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pa nonchè le risorse dedicate già messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti per immettere nel mercato iniezioni di liquidità
Sole 24 Ore Sanità – 23 maggio 2012