L’Italia? Un paese per vecchi. Con una classe dirigente che supera abbondantemente i 50 anni. È l’impietosa fotografia scattata da un report sull’età media dei manager privati e pubblici italiani presentata oggi dalla Coldiretti in occasione dell’assemblea dei giovani agricoltori.
I giovani nella stanza dei bottoni sono una pattuglia ristrettissima che sfugge ai monitoraggi. A guidare imprese pubbliche, private, banche, sindacati sono soprattutto gli over 50. Per non parlare poi della politica. Ma non sfugge neppure la Chiesa con la media dei vescovi che viaggia sui 67 anni.
Alle banche la palma dell’anzianità
Secondo l’indagine realizzata dalla Coldiretti in collaborazione con l’Università della Calabria a conquistare la palma dell’anzianità sono le banche dove l’età media dei presidenti e degli amministratori delegati è di 67 anni.
Ministri a quota 64 anni
In seconda posizione i ministri dell’attuale governo con quota 64. Ma non va molto meglio in Parlamento. Nelle ultime tre legislature – recita il report – sono stati eletti soltanto 2 under 30 su circa 2500 deputati, anche se il peso dei 25-29enni è pari a circa il 28% della popolazione eleggibile (con più di 25 anni). Il risultato è che allo stato attuale solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli con meno di 40 anni, mentre sono 157 gli ultrasessantenni. All’estero, invece, sostiene la Coldiretti, è tutta un’altra musica. Qualche esempio? In Gran Bretagna David Cameron è diventato primo ministro a 43 anni, Tony Blair a 44, John Major a 47 e Gordon Brown a solo poco più di 50.
L’età media dei direttori generali della Pa è di 57 anni
Anche la pubblica amministrazione ha fatto una scelta di maturità. L’età media dei direttori generali infatti è di 57 anni mentre nelle aziende partecipate dallo Stato si sale a 61. Va un po’ meglio, ma non tropp, nelle imprese private con l’età media degli amministratori delegati delle aziende quotate in Borsa a Milano che sfiora i 53 anni.
In cattedra all’università i più anziani prof del mondo industrializzato
Ma quello che preoccupa di più, secondo la Coldiretti, è l’età elevata dei professori universitari che hanno in media 63 anni,i più anziani del mondo industrializzato. «Un quarto dei professori – rileva la Coldiretti – ha più di 60 anni contro poco più del 10% in Francia e Spagna e l’8% in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16 mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5 per cento».
Non sfuggono i sindacati con segretari regionali 57enni
E non sfuggono i sindacati: i segretari regionali dei principali sindacati dei lavoratori hanno in media 57 anni, età solo leggermente inferiore a quella dei presidenti regionali delle organizzazioni di rappresentanza dell’industria e del commercio che è di 59 anni. «mentre nell’agricoltura, in Coldiretti, l’età media dei presidenti regionali è di 47 anni».
A essere vecchie sono le idee
Ma la denuncia della Coldiretti va oltre: «A essere vecchie e anche poche – ha sostenuto il presidente della Coldiretti, Sergio Marini – sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi. Si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla finanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese. Mentre L’Italia – ha concluso – può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l’identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il made in Italy nel mondo».
Ilsole24ore.com – 17 maggio 2012