“L’Ue fermi le lotterie di animali selvatici nella Provincia autonoma di Bolzano”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo sul Benessere degli animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea.
“Dalle coppe si è passati alla fucilata al cervo. Che la Commissione fermi in nome della Direttiva Ue Habitat questa vergogna avallata dalle autorità locali di Bolzano”.
Nel corso degli ultimi mesi, le associazioni LAC, LIPU, LAV, Movimento Vegetariano NO alla Caccia ed ENPA hanno denunciato che nella Provincia autonoma di Bolzano vengono effettuate delle lotterie a pagamento, aperte a tutti i cittadini, con in palio la possibilità di uccidere animali appartenenti alla locale fauna selvatica. Ad esempio, tra i premi in palio della lotteria del 4 febbraio scorso organizzata dall’associazione Turistica di Tesido e dalla sciovia Guggenberg nel comune di Monguelfo (BZ) in val Pusteria, è stata prevista l’uccisione di un cervo maschio. Il premio di uccidere il cervo l’ha vinto una signora che non è nemmeno cacciatrice e che ha dichiarato di cedere il “trofeo” ad un cacciatore autorizzato.
“Oltre ad una pratica incivile ed eticamente riprovevole, in quanto mette in palio la vita di poveri animali selvatici, queste lotterie violano i principi fondamentali della Direttiva Ue Habitat (92/43/CEE) che tutela in via generale i mammiferi selvatici – attacca Zanoni – Per questo ho chiesto alla Commissione europea di intervenire vista la complicità delle autorità bolzanine”.
“A queste lotterie possono concorrere persone non aventi i normali requisiti di legge per uccidere legalmente la fauna selvatica messa in palio – spiega L’Eurodeputato – che quindi non possiedono le conoscenze utili per riconoscere queste specie e, nel caso, le specifiche conoscenze per l’utilizzo delle armi richieste per la loro soppressione. Da un articolo pubblicato dal quotidiano Alto Adige del 6 febbraio 2012, si apprende che nel 2010 è stato pubblicato un elenco di addirittura 127 beneficiari di questi abbattimenti in aree del demanio dello Stato”.
Infine, Zanoni ricorda che il regolamento sulla caccia della Provincia autonoma di Bolzano (punti 7.1 e 7.2) prevede addirittura che l’Associazione Cacciatori Alto Adige può concedere “singole assegnazioni (di abbattimenti) ad istituzioni, autorità o persone per prestazioni particolari, etc”.
“L’Ue fermi questo far West omicida prima che sia troppo tardi”, conclude Zanoni.
GeaPress – 14 maggio 2012