Collaboratori ed esperti. Entro il 30 giugno le singole amministrazioni dovranno comunicare i dati definitivi. Patroni Griffi: «Situazione ancora allarmante»
LE PERFORMANCE Alla Basilicata il primato della sforbiciata con il dimezzamento degli incarichi Tra gli enti meno virtuosi Cnipa e l’Agenzia spaziale Celestina Dominelli to1n
Gli effetti della cura dimagrante si fanno sentire tanto che nel 2011—mai dati sono ancora parziali – il taglio complessivo è stato dell’8,5 per cento con un risparmio di 37,2 milioni. Ieri il ministero della Pubblica amministrazione ha pubblicato on line i primi dati 2011 sugli incarichi di consulenza e collaborazione esterna affidati dalle amministrazioni pubbliche e comunicati all’anagrafe delle prestazioni. E i risultati fanno dire al titolare di Palazzo Vidoni, Filippo Patroni Griffi, che «la situazione è ancora allarmante». Certo la rilevazione non è ancora completa visto che le amministrazioni devono comunicare, entro 1130 giugno, i dati del secondo semestre 2011. Ma il ministro guarda già oltre. «Nel 2012— avverte – dovranno scendere del 20% rispetto alle consulenze dell’anno precedente». Il calo, va detto, ha riguardato sia gli incarichi (139.544 nel 2011 contro i 152.547 dell’anno prima) che i compensi. Qui la contrazione è stata del 4,53 per cento: si è passati così dai 7224 milioni liquidati nel 2010 ai 689,6 del 2011. A fare la parte del leone è il Sud (-20,63%), seguito dalle isole (-17,24%). Meno virtuosi, invece, Nord (-6,54%) e Centro (-0,23%). Mentre, tra le Regioni, il primato va alla Basilicata -che ha praticamente dimezzato le consulenze (da L283 del 2010 a 635 dell’anno scorso)- con Valle d’Aosta (-44,9%) e Calabria (-38,26%) sugli altri due gradini del podio. In controtendenza, poi, l’Umbria e la Toscana dove gli incarichi sono aumentati, rispettivamente, del 45,99% e del 12,21 per cento. Guardando poi ai compensi erogati, il taglio più consistente ha investito la Valle d’Aosta (-54,91%) e la Calabria (-48,72%). Umbria ( 29,54%), Molise ( 15,07%) e Lombardia ( 13,91%) li hanno visti invece crescere. E la regione di Roberto Formigoni guida la classifica degli emolumenti con 156,7 milioni liquidati nel 2011 (erano 137,6 nel 2010): i122,8% del totale erogato per le consulenze lo scorso anno. Passando a esaminare i comparti, si scopre poi che la riduzione più significativa ha riguardato gli enti di vigilanza che hanno ridotto gli incarichi del 93,94% (da 198 a 12), mentre l’esborso è calato dell’88,37 per cento: da 2,6 milioni erogati nel 2010 a poco più di 303mila l’anno dopo. Bene anche le forze di polizia (-60,64% per il numero di incarichi e -55,59% per la spesa) e la presidenza del Consiglio dei ministri (incarichi a -32% e compensi a -29,27%). Sul territorio, invece, sono i Comuni a segnare la performance migliore. Mentre Regioni e Province hanno sì ridotto gli incarichi (-52,6% le prime e 31,79% le seconde), ma la spesa per consulenze e collaboratori esterni è aumentata, rispettivamente, del 48,01% e del 23,91 per cento. Come avvenuto anche per gli enti ex articolo 70 del Dlgs 165/2001 che, tra 2010 e 2011, hanno incrementato dell’871,55% la spesa erogata per le consulenze: da 18mila euro a 174mila. L’importo previsto per il2ou è però molto più consistente: quasi 1,4 milioni di euro suddivisi in buona parte tra l’Agenzia spaziale italiana (n incarichi sui 32 complessivi del comparto per un impegno previsto di 589mila euro) e il Centro nazionale per l’informatica nella Pa (14 incarichi per un importo previsto pari a 672mi1a euro). Ma anche gli enti pubblici non economici e le università non brillano su questo fronte. Una bocciatura che, in tempi di spending review, vale decisamente doppio.
Sole 24 Ore – 7 maggio 2012