Centoquattro candidati per sette posti. La lista che il Consiglio regionale dovrà utilizzare per nominare i rappresentanti pubblici nel consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo martedì arriverà sul tavolo della prima commissione consiliare.
Dopo la verifica dei requisiti richiesti, il dossier passerà in Consiglio e solo allora il rinnovo del Cda della finanziaria regionale entrerà nel vivo. Tra i candidati c’è chi ci riprova: dal presidente uscente Marco Vanoni, ai consiglieri Roberto Bissoli e Piero Gallimberti fino al sindaco supplente Ezio Framarin.
C’è anche chi ci ha provato troppo, come il commercialista padovano Alberto Dalla Libera che si è ricandidato ma ha già alle spalle due mandati nel collegio sindacale della finanziaria: secondo una prima valutazione, non risulta più nominabile.
Scorrendo l’elenco si trova anche un indagato: si tratta di Maurizio Pontarolo, già sindaco di Veneto Innovazione, finito nell’indagine della Guardia di Finanza sulla “cricca delle fatture”. Ovvero su una frode fiscale per 10 milioni attuata, è l’accusa, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false. Tra i nomi conosciuti ci sono poi quelli di Arrigo Abalti, che siede nel consiglio comunale di Vicenza (Pdl) ed è anche amministratore (di nomina regionale) della Terme di Recoaro Spa, e di Francesco Farina (ex Avepa). Non è noto a chi si riferisca il governatore Luca Zaia quando parla della necessità di affidare la guida della finanziaria a un presidente di alto profilo, ma di certo qualche nome più di altri di candidati riferibili al Carroccio spicca.
A partire da quello di Nicola Cecconato, trevigiano classe 1965, nominato dall’allora ministro Zaia alla presidenza dell’Istituto Sviluppo Agroalimentare (Isa). Cecconato, che è anche assessore del Comune di San Vendemiano, ha un curriculum di tutto rispetto: si è laureato in Economia e commercio a Ca’ Foscari nel 1991; esercita la professione di dottore commercialista a Treviso, Roma e Milano. Uomo vicino alla Lega è anche il sandonatese Domenico Finotti, presidente della San Servolo Servizi (società della Provincia di Venezia), testimone alle nozze tra Francesca Zaccariotto (presidente della Provincia di Vicenza) e Giorgio Bonet, direttore di Veneto Agricoltura.
La folta pattuglia dei revisori-commercialisti annovera, tra altri, i veronesi Paolo Agostinelli e Massimo Venturato (è stato nei Cda di Veneto Innovazione e di Veneto Innovazione Holding), Angelo Capuzzo, Luigi Barbieri, Mauro Tomietto (membro supplente del collegio revisori dell’Ater di Treviso) e Tiziana Zarantonello (collegio sindacale di Veneto Innovazione). Tra i politici Nerino Chiereghin (Pd), il vicesindaco di Sappada Gianluca Cian, il sindaco di Montegaldella Paolo Dainese, Flavio Manzolini (Lega), Gerardo Meridio (Pdl, consigliere comunale di Vicenza), Luciano Salvò (Pdl), Lionello Toniolli (consigliere comunale a Padova dal 1995 al 2004, quello dello slogan “Se non vuoi uomini molli, vota Toniolli”) e Marco Zocca (Pdl, consigliere comunale a Vicenza ex assessore con sindaco Enrico Hüllweck). Antonio Ziglio non si è ricandidato, ma sempre dall’Enaip Veneto arriva Giorgio Sbrissa, a.d. dell’ente Acli per la formazione professionale
Il Mattino di Padova – 6 maggio 2012