I lettori del Sole 24 Ore: «Siete voi politici uno spreco, il Quirinale costa 220 milioni di euro all’anno per 60 milioni di abitanti. Obama costa meno per 300 milioni di abitanti, vergogna»
«Segnalate gli sprechi sul web». Il Governo lancia l’appello e sul web fioccano le risposte. Sono già centinaia e crescono di minuto in minuto le proposte inviate al sito del Sole 24 Ore dai lettori che vogliono dare il loro contributo alla spending review del Governo Monti.
Vediamo dunque i contenuti dei commenti appena piovuti sul sito, che hanno innanzitutto un bersaglio privilegiato, ossia i costi della cosiddetta «casta».
«Siete voi politici uno spreco, il Quirinale costa 220 milioni di euro all’anno per 60 milioni di abitanti. Obama costa meno per 300 milioni di abitanti, vergogna» scrive Salvo, che se la prende pure con «un capo della polizia che guadagna 640 mila euro ma sono pure troppi 100 mila».
Max invece si scaglia contro «auto blu, benefit a Senato e Parlamento» per chiedere «dimezzamento dei parlamentari, cancellazione province accorpamenti dei comuni». Con una stoccata al mondo del pallone, visto che reclama «stadi di proprietà e servizio d’ordine pagato dalle società di appartenenza».
Anche Enzo stigmatizza gli sprechi della politica, chiedendo di arrivare ad avere «il 50% in meno di parlamentari, meno portaborse e vagabondi» ma anche di «togliere le province» e tagliare le auto blu», togliendo pure «il vincolo dei pagamenti in contanti: questa legge c’è solo in italia», e infine di «tagliare il contributo ai partiti: già mangiano troppo», come pure «ai giornali cinema, tv e altro. Sono delle attività e si devono mantenere con il proprio lavoro».
Si firma invece “sixmini” un lettore che propone «lo stipendio dei parlamentari indicizzato alla media degli stipendi dei lavoratori e al Pil perché loro la crisi non la sentono». Anche lui chiede il dimezzamento dei parlamentari e la riduzione dei costi delle province.
Ai politici, scrive un altro lettore, «12mila euro lordi al mese posson bastare. A cominciare dal signor Amato, spreco nello spreco con i suoi 33mila lordi, 66 volte la minima».
Il tema della politica è dunque il più gettonato, e «l’unica nostra salvezza sta nel dimezzare il numero dei parlamentari, abolire le province, tantissimi enti inutili e ridurre drasticamente privilegi, consulenze inutili e tante autorità che esistono soltanto per ingrassare gli “sfigati” e i sacrestani della politica», scrive Pietro Sgambati, sostenendo poi che anche «la chiesa deve fare la sua parte, prende troppo dallo Stato e fa poca carità».
Un’altra proposta è quella di stabilire «un tetto massimo di 5mila euro per tutte le pensioni della pubblica amministrazione», mentre un lettore rileva come in Italia «ne abbiamo per tutti i gusti, di sprechi: province inutili, microcomuni da accorpare, aereoporti inutili, doppioni di università, eccesso di burocrazia e burocrati, ingiustificate consulenze, Camera, Senato, Quirinale da far dimagrire».
A proposito di Quirinale, Daniele De Antoni Migliorati propone addirittura di «sciogliere il Corpo dei corazzieri e di impiegare questi carabinieri per i compiti di ordine pubblico», mentre gianlux è invece più pessimista: «La spesa pubblica è ormai vicina agli 800 miliardi di euro ogni anno – scrive – e si fa fatica a risparmiare 4 miliardi?? È esattamente lo 0,5% della spesa pubblica del 2011 mi pare. Quindi se 1.000 parlamentari non bastano, se un Governo di tecnici non basta e bisogna trovare altri tecnici per tagliare lo 0,5% della spesa…siamo messi veramente male».
Un lettore richiama l’attenzione sul recupero dei capitali in Svizzera, per Giorgio, invece, bisogna «eliminare le regioni a statuto speciale» (che a suo parere non servono più), così come i finanziamenti ai partiti. Anche per lui, inoltre, si tratta di «dimezzare il numero dei parlamentari» e di «tagliare lo stipendio al capo della polizia e usare i soldi per la benzina delle macchine…».
Altri lettori, infine, propongono di tagliare le spese militari, sia di terra di mare, mentre una lettrice segnala sprechi nella sanità. «Controllate la spesa amministrativa della Asl di Roma dove io lavoro», scrive parlando di «troppo personale dove non serve e poco personale dove servirebbe. Soggiorni estivi costosi pagati dal municipio del comune di Roma, perché non controllare la spesa? Alemanno si dispera per l’Imu ma non controlla tutti i soldi che spreca per assistenzialismo che non serve se non per dare i soldi ai soliti “compagni” del sindaco».
Ma sono tanti anche i lettori perplessi dell’iniziativa del Governo. «È come un dottore che chiede al malato che medicine deve prescrivergli…», scrive Massimo 57z, mentre altri non credono che Monti e Bondi terranno conto «delle nostre segnalazioni».
E c’è infine chi conclude con ironia giudicando «ottima la proposta del commissario! Con il ”brainstorming”, se le idee dei cittadini vengono applicate, riduciamo anche il costo della consulenza a Bondi».
ilsole24ore.com – 3 maggio 2012