Meno lavoro in giro, ma non in agricoltura, che torna ad attrarre i disoccupati italiani a scapito degli “stagionali” stranieri.
Nelle settimane in cui riprende la raccolta dei prodotti ortofrutticoli, spiega Confagricoltura analizzando gli ultimi dati Istat sull’occupazione nel mese di marzo, si registra «un aumento di richieste di assunzione da parte di chi ha perso il lavoro in altri settori produttivi e che vede in quello primario un’opportunità per far fronte alle difficoltà del momento».
Click day, meno extracomunitari
I numeri dell’ultimo “click day” sugli ingressi degli stagionali extracomunitari, sottolinea ancora Confagricoltura, «ha riscontrato una diminuzione del fabbisogno di manodopera dall’estero e la gran parte dei 25mila posti in meno verrà colmato da lavoratori italiani». In questo scenario, l’agricoltura garantisce buone opportunità di occupazione temporanea, ma non solo, osserva Confagricoltura: «in quest’ottica può essere utile lo strumento dell’apprendistato per un inserimento stabile nelle aziende agricole».
Contenere il costo del lavoro
Per fronteggiare la crisi non sono sufficienti manovre difensive, conclude Confagricoltura, «servono anche interventi di tipo preventivo che consentano alle aziende agricole di mantenere i livelli occupazionali. In tal senso si stanno orientando gli altri grandi Paesi dell’Unione Europea, con l’adozione di provvedimenti straordinari per il contenimento del costo del lavoro».
ilsole24ore.com – 3 maggio 2012