Il bando è stato già emesso dal ministero dell’economia: lo Stato vuole acquistare nuove ‘berline’ per una spesa di dieci milioni di euro. Indispensabili: in giro ce ne sono già 60 mila (e altre 800 giacciono inutilizzate nei garage)
A quanto pare alla pubblica amministrazione sessantamila vetture ancora non bastano. Non si potrebbe spiegare altrimenti la necessità di comprare quattrocento nuove auto blu alla modica cifra di circa dieci milioni di euro. E poco importa se nel parco auto di proprietà statale ci sono centinaia di vetture inutilizzate.
Un bando di gara pubblicato lo scorso gennaio sul sito del Ministero dell’Economia prevede infatti l’acquisto di un massimo di 400 “berline medie” di cilindrata fino a 1.600 cc, per un limite di spesa di poco meno di 10 milioni di euro.
L’annuncio in questione è stato nei giorni scorsi anche oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte del deputato dell’Italia dei Valori Antonio Borghesi, che ha chiesto spiegazioni sulla spesa al viceministro dell’economia Vittorio Grilli.
“Chiediamo come sia giustificabile un’asta di questo tipo, quando con provvedimenti successivi è stata prevista la riduzione di vetture: sia con decreti del 2010 entrati in vigore nel 2011, sia con un decreto del 2011 che ha ulteriormente previsto la riduzione dell’uso di auto blu, sia con due decreti del Presidente del Consiglio dei ministri “, si legge nel testo dell’interrogazione, “Ma come è compatibile una spesa di 10 milioni di euro per acquistare nuove auto blu quando se ne devono dismettere migliaia?”.
La spiegazione da parte del governo non è però arrivata, dato che il viceministro si è limitato a illustrare il funzionamento di un bando pubblico e i suoi riferimenti normativi senza spendere una parola sull’opportunità politica di questo investimento in un momento in cui agli italiani sono chiesti importanti sacrifici.
Ma la spesa di dieci milioni di euro per le nuove auto blu risulta ancora più incredibile alla luce di due elementi.
Innanzitutto l’ultimo monitoraggio del Formez sul parco auto della Pubblica Amministrazione, pubblicato lo scorso febbraio ha indicato la presenza di circa 800 vetture non utilizzate, su un numero complessivo di diecimila auto blu (quelle per ministri e alti dirigenti) e altre cinquantamila auto di servizio che costano complessivamente quasi due miliardi di euro l’anno al contribuente. Lo stesso monitoraggio del Formez indicava poi tra i fattori problematici del parco auto statale l’eccessivo numero di vetture di proprietà della pubblica amministrazione. “Il parco auto della PA”, si legge nel documento, “risulta ancora eccessivamente sbilanciato sulle auto di proprietà (79%), seguito dal noleggio senza conducente (19%), mentre leasing e comodato sono all’1%”. Secondo una stima del Formez a parità di chilometraggio le auto noleggiate garantirebbero infatti un risparmio di spesa tra il 15 e il 18%.
Non è quindi un caso che anche il ministro per la Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, in un’audizione al Senato dello scorso 25 gennaio, abbia dichiarato l’intenzione di privilegiare in futuro il noleggio a lungo termine per le auto blu. E visto che le promesse non sono retroattive, o forse per un’incredibile coincidenza, il bando per l’acquisto delle vetture è stato pubblicato il 24 gennaio: appena un giorno prima di queste dichiarazioni.
L’Espresso – 25 aprile 2012