Il decreto legge fiscale era entrato in Parlamento come Dl sulle semplificazioni, ne esce come il “correttivo sull’Imu”. Ieri il Senato ha licenziato – con 228 sì alla fiducia – il provvedimento d’urgenza presentato a inizio marzo dal Governo e che ora attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale entro martedì 1° maggio.
Un provvedimento «non sistemico, non di riforma ma di manutenzione», lo ha sempre definito il suo ideatore Vieri Ceriani, sottosegretario all’Economia. In sostanza un decreto necessario per rivedere alcune storture del sistema fiscale che il più delle volte, oltre a complicare la vita ai contribuenti, finiscono per dare luogo a pesanti contenziosi. Operazione, va detto, che non è del tutto riuscita però sull’Imu, almeno se si guarda alla semplificazione. Se da una parte vanno accolte con favore le nuove esenzioni dell’imposta municipale sulla casa sia per i contribuenti sia per i Comuni, dall’altra vanno evidenziate le possibili complicazioni degli adempimenti legati al versamento della nuova Ici.
A partire dal pagamento sulla prima casa che, dopo il passaggio del Dl alle Camera, potrà essere effettuato in due o tre rate con percentuali differenti (50% o 33%), così come da dicembre si potrà utilizzare anche il bollettino postale. Sul fronte dei calcoli per il 2012 il riferimento per l’acconto di giugno restano le aliquote di base (4 per mille sull’abitazione principale e 7,6 per mille per l’Imu secondari) con l’obbligo di versare a dicembre il conguaglio (a prescindere dalle due o tre rate). Ma facendo attenzione fino all’ultimo perché il Governo potrà rivedere fino al 10 dicembre le aliquote fissate dai Comuni entro il prossimo 30 settembre (per maggiori dettagli anche sulle nuove esenzioni si rinvia alle pagine successive).
Il nuovo pacchetto di sconti, va ricordato, è stato coperto con nuovi tagli lineari per 280 milioni nel 2012 e 180 nel 2013 sui ministeri e con un contributo aggiuntivo a Inps, Inail e Monopoli, complessivamente per 71 milioni. Inoltre, il passaggio dall’Ici all’Imu ha obbligato il Governo a un coordinamento con la tassa di scopo già in vigore dal 2007. E per restare in tema di fiscalità locale si registrano due nuovi balzelli: per le isole minori c’è ora la tassa di sbarco pari a 1,5 euro dovuta dai turisti come maggiorazione sui biglietti dei traghetti; la pubblicità sulle gru non sfuggirà alla relativa imposta sulla pubblicità.
Per le imprese vanno registrate le nuove norme sulla remissione in bonis, ovvero il Fisco non contesterà o escluderà più il contribuente da un beneficio o da un’agevolazione per un errore formale o di semplice comunicazione. Nel corso dell’iter parlamentare il principio è stato ampliato in caso di consolidato fiscale. Novità di rilievo anche sulla responsabilità in solido dell’appaltatore con il subappaltatore sulla correttezza di ritenute e contributi versati: in particolare la responsabilità viene limitata a due anni dal termine dell’appalto e viene fatta salva la possibilità di dimostrare di aver messo in atto tutte le cautele per evitare l’inadempimento. Così come la possibilità di dedurre i costi da reato. Per il leasing arrivano nuove regole sulla deducibilità dei canoni che, per soggetti Ires e autonomi, non sarà più vincolata a una durata minima contrattuale, ma al periodo di ammortamento fiscale. Invece per chi opera con Paesi black list viene introdotta la soglia minima di 500 euro al di sotto della quale non è più dovuta la comunicazione all’agenzia delle Entrate delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi. Per una soglia che arriva ce n’è una che scompare, quella dello spesometro. Che così lascia il passo al ritorno dell’elenco clienti-fornitori. Mentre sulla tracciabilità la deroga ai mille euro per i turisti extracomunitari sale a 15mila euro.
Novità poi sulle patrimoniali, a partire dallo scudo fiscale il cui termine di versamento dell’imposta sull’anonimato slitta definitivamente al 16 luglio. Viene ridotta anche la tassa sul lusso dovuta da chi possiede aerei ed elicotteri, compensata dall’introduzione dell’imposta di imbarco per chi utilizza gli aereo-taxi. Fuori dal tema fiscale la gara sulle frequenze tv da effettuare nei prossimi 120 giorni e il tentativo di accelerare il pagamento dei debiti della Pa.