Le polemiche sulla carne separata meccanicamente (Csm) negli Stati Uniti non accennano a placarsi, al punto che i media ormai parlano di “Slimegate”, rifendosi alla “pink slime” (melma rosa), come è stato ribattezzato in modo dispregiativo questo prodotto. Ormai anche la politica è stata coinvolta.
I governatori repubblicani del Kansas, del Texas e dell’Iowa si sono mobilitati in difesa della Beef Products Inc, il principale produttore americano di carne di manzo separata meccanicamente e trattata con idrossido di ammonio.
Sul fronte opposto troviamo un gruppo di deputati democratici guidati da Chellie Pingree, che ha presentato una proposta di legge nella quale chiede ai produttori di segnalare sulle etichette la presenza di Csm.
Nel frattempo, la Beef Products Inc ha annunciato di aver sospeso il 70% della propria produzione in seguito al crollo della domanda, mentre un’altra azienda del settore, la AFA Foods, ha dichiarato fallimento.
A cosa si deve tanta mobilitazione? La Csm non è una novità, è in vendita negli Usa dal 2001 e diffusa in mense e fast food almeno dal 2004 e i media ne parlano da anni. «Si tratta di una reazione viscerale a una notizia che incrina l’immagine di un cibo tipicamente americano come l’hamburger», afferma Jim Avila di ABC News, uno dei reporter che ha contribuito a scatenare lo Slimegate .
I sostenitori della Csm dicono che si tratta comunque di carne di manzo, mentre demonizzare il prodotto e il trattamento a base di idrossido di ammonio necessario per variare il pH ed eliminare i batteri patogeni, finirà per indurre i consumatori a preferire cibi più grassi e aumenterà i rischi di contaminazioni.
Forse non è vero, come sostengono i suoi detrattori più accaniti, che negli Usa la Csm è fatta con scarti raccolti dai pavimenti dei macelli, ma è molto probabile che sia un prodotto diverso dalla carne per aspetto, consistenza e valore nutritivo. Di qualunque cosa si tratti, i consumatori americani rivendicano il diritto di sapere cosa stanno acquistando. «Penso si possa dire che il pink slime è sicuro, ma questo non lo rende necessariamente accettabile», ha scritto Marion Nestle della New York University, una delle massime esperte americane sulla sicurezza alimentare.
Intanto la polemica si allarga: i produttori di Csm ricordano che l’idrossido di ammonio – classificato nel 1974 dalla Fda come GRAS, generally recognized as safe o generalmente considerato sicuro – è presente in tracce in diversi alimenti, dalle bibite ai cibi in scatola, oltre a servire a limitare l’acidità dei formaggi e in alcuni casi della cioccolata, mentre composti simili sono utilizzati come lievito in prodotti da forno.
Ma i guai per i produttori di carne non sono finiti: la deputata democratica Rosa De Lauro ha chiesto al dipartimento dell’Agricoltura di etichettare in modo riconoscibile la carne di manzo ammorbidita meccanicamente, prima dell’inizio della stagione ottimale per le grigliate.
Ogni mese negli Usa si consumano oltre 20 milioni di chili di questa carne ammorbidita, che, però, ha un piccolo problema. Deve essere trattata come la carne macinata e cotta più a lungo rispetto alle classiche bistecche. È necessario raggiungere una temperatura interna di 70 °C anziché 62°C, come avviene per la carne normale, per eliminare del tutto eventuali contaminazioni batteriche. Proprio pochi giorni fa nel Maine è stata ritirata una tonnellata di manzo ammorbidito meccanicamente a causa di una possibile contaminazione da Escherichia coli.
Il fatto alimentare – 22 aprile 2012