Dopo i 46,4 milioni erogati alle cliniche private accreditate lagunari (Irccs San Camillo, Fatebenefratelli, Villa Salus e Policlinico San Marco) per ripianare i debiti dell’Usl 12 veneziana e consentire così il pagamento degli stipendi ai dipendenti, la Regione passa al saldo anche per le strutture convenzionate veronesi.
Ieri la Quinta commissione Sanità ha approvato la delibera con cui la giunta Zaia assegna 700mila euro all’ospedale parificato «Sacro Cuore-Don Calabria» di Negrar per l’ambulanza medicalizzata in servizio in via esclusiva 24 ore su 24, eroga alla stessa struttura afferente all’Usl 22 di Bussolengo altri 2 milioni per l’attivazione di otto posti letto di terapia intensiva a supporto del sistema regionale di emergenza ed urgenza, e corrisponde un milione di euro alla casa di cura Pederzoli di Peschiera per la creazione di 4 letti di terapia intensiva. Ulteriori 2 milioni di euro sono andati alla casa di cura di Abano Terme, per 8 letti di terapia intensiva. Su questa disposizione c’è stata in commissione una discussione accesa tra la maggioranza e l’opposizione, al punto che il presidente Leonardo Padrin (Pdl) ha dovuto interrompere la seduta per riunire il centrodestra. Il nodo del contendere? L’osservazione sollevata da Laura Puppato, capogruppo Pd, sul fatto che tali finanziamenti erano stati inquadrati dalla delibera come fondi per l’anno 2011. L’opposizione ha invece ottenuto che vengano inseriti come rendicontazione per il 2012 e che le cliniche destinarie di 2 milioni di euro attivassero il maggior numero di letti possibile, cioè otto. La giunta produrrà dunque una nuova delibera con queste modifiche, ma intanto il finanziamento è stato approvato. Palazzo Balbi, si legge nella delibera, lo considera «necessario a consentire che il sistema sanitario veneto si assesti su uno standard elevato dal punto di vista assistenziale, gestionale e organizzativo. In particolare, il sistema dell’urgenza emergenza grazie a tale remunerazione integrativa è attualmente ritenuto ampiamente affidabile».
6 aprile 2012 – Corriere Verona