Prima udienza, ieri davanti al giudice di Venezia Margherita Bortolaso, della causa di lavoro intentata dal direttore generale dell’Asl di Venezia Antonio Padoan contro il presidente della giunta regionale Luca Zaia.
L’avvocato Ezio Zanon per l’amministrazione regionale ha chiesto al magistrato di chiamare in causa sia chi ha sostituito Padoan alla guida della Asl 14, Giuseppe Dal Ben, sia i comuni di Chioggia e Cavarzere, sul territorio dei quali insiste la struttura sanitaria in questione. Il giudice Bertolaso si è riservata e probabilmente fisserà una nuova udienza a giugno, quando farà conoscere la sua decisione. Dopo due udienze rinviate a causa dell’adesione dei legali della Regione (Barel e Malvestio) all’astensione delle udienze indetta dagli avvocati, è finalmente cominciata la causa che avrebbe dovuto avere inizio il 23 febbraio scorso. Padoan, dirigeva oltre che l’Asl veneziana anche quella di Chioggia da cui era stato rimosso dalla giunta regionale. Stando al suo ricorso, la rimozione è stata «un licenziamento in tronco con preavviso di tre giorni» e «il senso dell’operazione non sarebbe un favore all’Asl di Venezia, attuato tramite lo sgravio di parte delle incombenze del suo direttore generale, ma una tardiva e malintesa forma di applicazione dello spoil system, ammantata da ragioni di carattere tecnico». Era un duro attacco al presidente del Veneto Luca Zaia e alla giunta regionale quello di Padoan , che con l’avvocato Alfredo Bianchini aveva chiesto l’annullamento della delibera regionale e il risarcimento dei danni. Per l’avvocato Bianchini la rimozione di Padoan , decisa l’8 novembre scorso, è priva di motivazione, ma il direttore generale dell’Asl veneziana sembra volersi togliere più di un sassolino dalle scarpe in questo ricorso di 43 pagine. La giunta di Zaia avrebbe posto alla base della rimozione «la criticità dei risultati finanziari dell’Asl 12», eppure si legge che più volte lo stesso Padoan avrebbe sollecitato interventi adeguati a porvi rimedio». «Certo sarebbe facile ironizzare sul fatto che – scrive il legale – l’unica iniziativa che il governo regionale è riuscito ad adottare per far fronte ai denunciati problemi della sanità veneziana è consistita nella risoluzione del rapporto di lavoro di Padoan ». Per quest’ultimo, la sua «defenestrazione» è tutta politica e la responsabilità sarebbe del partito di Zaia, la Lega Nord.
La Nuova Venezia – 4 aprile 2012