Si è conclusa in Aula alla Camera la discussione generale sul decreto legge in materia di semplificazioni. Per l’ultimo passaggio parlamentare il Governo esclude al momento la richiesta della fiducia: «Valuteremo fino all’ultimo» – ha spiegato il ministro per la Pa, Filippo Patroni Griffi – «ma credo che non ce ne sarà bisogno. Ovviamente abbiamo dei tempi da rispettare».
Esclude la fiducia anche il sottosegretario ai rapporti col Parlamento, Giampaolo D’Andrea, anche considerato lo scarso numero di emendamenti presentati: solo 26, di cui 25 della Lega e uno dell’Italia dei Valori, per l’esame dei quali serviranno 11 votazioni.
Le ultime modifiche del Senato
Nel passaggio al Senato, il decreto ha subito modifiche in materia di liberalizzazione dell’ultimo miglio per le telecomunicazioni e per assicurare il ripristino del fondo anticalamità, rese necessarie per correggere delle norme inserite nel corso dell’esame in prima lettura a Montecitorio. Nel primo caso, si è trattato di ripristinare il meccanismo di finanziamento automatico del fondo (che attinge dalle accise sulla benzina), bloccato da una norma inserita dalla Camera. L’altra modifica – per attenuare gli effetti di un emendamento della Camera che consentiva agli operatori di potersi rivolgere ad aziende terze per la manutenzione dell’ultimo miglio – assegna all’Agcom l’individuazione delle misure per arrivare agli obiettivi fissati.
Via libera atteso per mercoledì
L’iter per la conversione in legge del decreto n. 5/2012 in materia di semplificazione e sviluppo era iniziato il 9 febbraio scorso alla Camera, dove il provvedimento è stato poi approvato in prima lettura il 13 marzo. Al Senato, l’esame in Aula e in commissione è durato dal 14 al 28 marzo, e si è concluso con il via libera – in seguito a un voto di fiducia richiesto dal Governo – a diverse modifiche al testo trasmesso da Montecitorio. Oggi, l’inizio della seconda lettura alla Camera, che dovrebbe votare definitivamente il testo entro mercoledì prossimo, visto che dal giorno successivo e per una settimana i deputati avranno qualche giorno di vacanza per le festività pasquali. L’approvazione del Dl deve avvenire entro lunedì 9 aprile, pena la decadenza del provvedimento.
ilsole240re.com – 3 aprile 2012