Parlamento. Quello sul fisco e quello sulle altre misure. Settimana intensa nonostante le festività: domani sì definitivo al pareggio di bilancio in Costituzione
Oggi lo show down nelle commissioni Bilancio e Finanze e domani l’approdo in aula, chissà se ancora una volta con il voto di fiducia. Arriva il primo via libera del Senato per il decreto legge sulle semplificazioni tributarie e sul potenziamento dell’accertamento fiscale che già s’è arricchito delle novità sullo sblocco dei crediti delle imprese verso la Pa, dell’Imu agricola e dei tempi perla determinazione delle aliquote della stessa Imu da parte dei comuni. II decreto, che scade il 2 maggio, dopo il voto del Senato atteso tra domani e giovedì, andrà però poi alla Camera dove potrebbe subire nuove correzioni: non è un caso che il calendario dell’aula di Montecitorio lo preveda all’ordine del giorno già da mercoledì 18 aprile, proprio per lasciare tempo a una nuova lettura da parte del Senato. Se il decreto fiscale arriva a metà del suo cammino, altri due provvedimenti proprio in questi giorni taglieranno invece il traguardo finale. Alla Camera stacca l’ultimo biglietto il decreto legge sulle semplificazioni, non è escluso col secondo voto di fiducia dopo quello incassato appena giovedì scorso a palazzo Madama. Dal Senato, invece, si attende il disco verde definitivo col quarto voto al Ddl sull’inserimento dell’obbligo del pareggio (o meglio, dell’equilibrio) di bilancio nella Costituzione in omaggio alle richieste della Ue. Settimana parlamentare ricca di novità, insomma, benché i lavori soprattutto nelle commissioni siano destinati a procedere a passo rallentato con un’attività concentrata essenzialmente fino a mercoledì, lasciando così a deputati e senatori la possibilità di un ponte pasquale che si prolungherà almeno fino a mercoledì della prossima settimana. L’agenda dei lavori delle commissioni d’altra parte non riserva grandi chance almeno per guanto riguarda i provvedimenti politicamente più rilevanti sul tappeto. Dalla riforma elettorale a quella istituzionale fino alla legge anti corruzione, l’attività legislativa in questo momento è ancora ufficialmente sospesa. In attesa che da metà aprile – ma scontando la prevedibile pausa in vista delle elezioni amministrative di maggio – riprenda in pieno con l’annunciato carico da novanta della riforma del mercato del lavoro sulla quale il Governo e la “maggioranza non maggioranza” che lo sostiene, giocheranno la partita decisiva.
Roberto Turno – IL Sole 24 Ore – 2 aprile 2012