Oggi la European Respiratory Society (ERS) e il Centro europeo per la prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) hanno pubblicato le norme dell’Unione europea per la cura della tubercolosi (ESTC).
In Europa si sono contati 74.000 di tubercolosi nel 2010: per questo la malattia resta un sfida aperta per la salute pubblica.
le nuove direttive sono state elaborate da 30 esperti: l’ERS ha sviluppato standard clinici e l’ECDC ah sviluppato gli stardard relativi alla sanità pubblica. Le raccomandazioni sono uguali agli Standard Internazionali per la Cura della TB (ISTC), ma riportano informazioni supplementari rilevanti per gli operatori sanitari dell’UE.
Alcune specifiche raccomandazioni per le nuove linee guida comprendono:
* Tutte le persone che presentano sintomi, fattori di sintomi, una storia o il rischio legati alla tubercolosi devono essere esaminate per la TBC.
* Tutte le persone con diagnosi di tubercolosi devono essere sottoposte a test di sensibilità ai farmaci in un ambiente di laboratorio, per escludere la farmaco-resistenza e contribuire a combattere il numero crescente di casi multiresistenti di tubercolosi .
* I pazienti che hanno contratto o hanno un alta probabilità di avere la tubercolosi causata da microrganismi resistenti ai farmaci (MDR-TB in particolare) dovrebbero essere trattati per almeno 20 mesi, e la fase intensiva del trattamento dovrebbe durare 8 mesi.
* I medici dovrebbero garantire che tutti i pazienti appena ricoverati con sospetta tubercolosi infettiva siano soggetti a isolamento respiratorio fino a che la loro diagnosi sia confermata o esclusa a seguito di un adeguato piano di controllo delle infezioni.
“La tubercolosi e la sia variante resistente ai farmaci hanno preso piede in Europa: al 4,6% dei pazienti è stata diagnosticata una TB MDR-TB nel 2010 e solo il 30% dei pazienti affetti da TBC MDR notificati nel 2008 sono stati trattati con successo e la percentuale di pazienti con XDR-TB è aumentato dall’ 8,2% al 13,2% dal 2009 al 2010 “, avverte il direttore dell’ ECDC, Marc Sprenger. Sprenger ha affermato anche che è necessario fare utto il possibile perchè la tubercolosi nella sua forma resistente non si diffonda in Europa. Per questo sono stati creati protocolli chiari perchè le Unità Sanitarie possano pportare avanti azioni efficienti.
Il presidente della ERS, il professor Francesco Blasi, che è anche autore delle nuove linee guida, ha dichiarato: “In tutta Europa, la tubercolosi rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica: con una prevenzione accurata , la diagnosi e il trattamento, siamo in grado di diminuire questa minaccia. Le norme per la cura della TB in Europa sono ancora sotto ad un livello accettabile e recenti indagini hanno evidenziato delle lacune nella gestione dei casi di TB. Le linee guida comprendono nuove raccomandazioni chiave rilevanti per un pubblico europeo, che può contribuire a ridurre la diffusione della tubercolosi e migliorare la cura del paziente“.
1 aprile 2012 – gaianews.it