Dal ministero alla Provincia di Vicenza. Il consigliere Quero (Pd): «Uno spreco all’insegna delle vecchie logiche»
L’abbinamento tra formaggi e vini d’Italia in tivù per qualcuno è indigesto ancor prima di andare in onda. Il consigliere provinciale di opposizione Matteo Quero (Pd) si scaglia contro il contributo di un milione e trecentomila euro che il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha concesso alla Provincia di Vicenza per una giornata dedicata alla premiazione dei migliori «matrimoni» tra i formaggi Dop e vini a denominazione (Igt, Doc, Docg) nazionali da trasmettere in prima serata su uno dei principali canali televisivi a inizio giugno, in diretta dal teatro comunale di Vicenza.
L’esponente del Pd bolla l’iniziativa come uno «spreco all’insegna delle vecchie logiche della lottizzazione». «Non ho nulla contro la Provincia – spiega – che è stata brava nell’ottenere i fondi, peccato che il format del progetto con cui impiegare queste risorse sia già definito dal ministero, che suggerisce di concentrare il tutto in una passerella televisiva di una sola serata. È una semplice partita di giro, con il ministero che assegna i soldi, ma poi prescrive anche di spenderli per un progetto da fare con Rai, Mediaset o Sky.
È un’eredità avvelenata, frutto del modo di concepire le politiche di promozione del ministero delle politiche agricole nato con Luca Zaia, proseguito con Giancarlo Galan e poi con Francesco Saverio Romano». Quero si chiede «cosa ne pensino i produttori veri di vini e formaggi, se non credano che lo Stato dovrebbe investire in modo più efficace le risorse dedicate alla promozione del made in Italy. Penso serva una rivolta dei territori contro questo modo indegno di gestire il denaro pubblico». Dalla Provincia di Vicenza il vicepresidente Dino Secco risponde così: «Abbandoniamo il provincialismo per ragionare in termini di promozione nazionale della nostra realtà».
Elfrida Ragazzo – Corriere Veneto – 25 marzo 2012