Compie reato di danneggiamento e deve risarcire l`impresa il dipendente che cancella o compromette l`uso di file aziendali, persino se con un intervento a pagamento i contenuti del Pc possono essere recuperati.
Lo ha stabilito la Cassazione (8555/12). Un impiegato aveva distrutto gran parte dei file contenuti in un pc aziendale. Era stato denunciato per danneggiamento e si era costituito parte civile per avere il risarcimento dei danni. Il Tribunale lo aveva condannato e la decisione era stata confermata dalla Corte d`Appello. Il lavoratore ha fatto ricorso sostenendo che un tecnico specializzato aveva poi ripristinato parte del contenuto dell`hard disk. Ma la Suprema Corte ha reso definitiva la condanna.
La Stampa – 11 marzop 2012