Lazise. Una decina di bovini sono stati trovati nell’autocarro. Una mucca è stata abbattuta. All’autotrasportatore una multa di 4mila euro. Controlli capillari
Quattromila euro di multa e il deferimento all´autorità giudiziaria per un proprietario di autocarro veronese: è il risultato del controllo effettuato, nel primo pomeriggio di martedì, dalla Polstrada all´uomo che stava trasportando dieci bovini adulti vivi provenienti da allevamenti veronesi e mantovani e diretti ad un macello della zona lacustre.
La pattuglia del Distaccamento bardolinese era in servizio sulla superstrada Castelnuovo – Affi, in territorio di Lazise. Controllando le condizioni di trasporto degli animali, gli agenti si sono trovati di fronte ad una mucca che giaceva al suolo stremata e non più in grado di rialzarsi.
Situazione apparsa subito ancora più grave perché gli animali dovevano fare un viaggio breve, e dunque le cattive condizioni in cui si trovava il bovino non potevano essere imputate al trasporto ma, più probabilmente, a condizioni verificatesi nell´allevamento di provenienza. Condizioni che, se non ritenute idonee, avrebbero dovuto consigliare il non trasferimento dello stesso animale.
Gli agenti della Polstrada hanno fatto intervenire il Servizio veterinario dell´Ulss 22 di Bussolengo. I sanitari hanno deciso il ricovero degli animali in un macello più vicino rispetto a quello di destinazione e l´immediato abbattimento dell´animale stremato, al fine di evitargli ulteriori sofferenze. Anche perché l´esame esterno della carcassa ha evidenziato ferite dovute al tipico «trascinamento», utilizzato forse per il caricamento dell´animale, e lesioni alle anche solitamente prodotte dall´impiego di grosse pinze impiegate per sollevarli.
Il proprietario dell´autocarro è stato deferito all´autorità giudiziaria e, poiché applicabili in concorso, gli sono state contestate varie violazioni al regolamento Comunitario 1/2005 per un ammontare di circa 4.000 euro. La carcassa del bovino è stata sottoposta a sequestro al fine di verificare quali sofferenze abbia subito l´animale in vita e se gli siano state iniettate delle sostanze vietate tali da compromettere la catena alimentare. Le indagini proseguiranno anche nei confronti dell´allevatore mantovano dal quale la mucca era stata prelevata.
L´episodio rientra tra le più gravi circostanze previste dalle normative europea e nazionale, perché presuppone un maltrattamento degli animali e condizioni di salute precarie che escludono tassativamente qualsiasi tipologia di trasporto; questo a garanzia del benessere degli animali stessi, soprattutto se sono diretti alla macellazione e quindi le loro carni destinate all´alimentazione.
Per questi motivi e considerate le persistenti numerosi violazioni in materia, il Compartimento Polizia Stradale del Veneto, d´intesa e in sinergia con il Ministero della Salute, esegue mirati controlli in tutto il territorio regionale per impedire l´abusivismo nel settore del trasporto degli animali vivi
L’Arena – 7 marzo 2012