Come da copione i deputati hanno letteralmente inondato di proposte emendative il decreto «Semplifica Italia», per il quale oggi scadevano i termini di presentazione. Ricongiunzioni non onerose e sostenibilità Casse in due emendamenti
Alla fine della giornata gli uffici delle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera ne hanno contati 1.316 e questa mattina si riuniranno gli uffici di presidenza delle commissioni per il vaglio delle ammissibilità.
Solo dalla Lega sono arrivate 302 proposte di modifica e meno di un centinaio dall’Udc, mentre sono 17 le proposte presentate da Futuro e libertà. Numerosi emendamenti anche da Pdl e Pd ma per il Partito democratico, ha spiegato il capogruppo in commissione Affari costituzionali Gianclaudio Bressa, «c’è ne è uno veramente importante, quello con cui si stabilisce che l’organico funzionale della scuola deve essere davvero garantito». Una segnalazione confermata pure dal relatore del Pd, Oriano Giovanelli, che ha già messo le mani avanti: «La mole di emendamenti è davvero notevole – ha detto – vedremo quanti supereranno il vaglio di ammissibilità ma certo è che rispettare i tempi previsti per portare in aula il testo lunedì prossimo sarà difficile».
In effetti siamo in linea con quanto accadde per le liberalizzazioni (in commissione al Senato ci furono 2.400 proposte di modifica) e con la manovra «Salva-Italia» (1.300 in commissione alla Camera) nonostante – come ha sottolineato sempre Giovanelli – ci sia stato il tentativo di «fare uno sforzo rigoroso da parte dei gruppi per rispettare le sentenze della Corte Costituzionale e il richiamo del presidente Napolitano».
Il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi ieri ha escluso proposte di modifica da parte del Governo: «Vedremo tutti gli emendamenti ammissibili e li valuteremo nel merito». E nel merito, in attesa del vaglio di ammissibilità ne spiccano diversi in materia previdenziale e lavoristica. Dal Pd arrivano proposte di modifica dell’articolo 14 del decreto (semplificazione dei controlli sulle imprese) volti a garantire piene tutele sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Due gli emendamenti in materia di pensioni presentati da Giuliano Cazzola (Pdl). Il primo riguarda il delicatissimo nodo delle ricongiunzioni dei contributi versati a differenti gestioni confluite nell’Inps, resi onerosi dalla legge 122 del 2010. Si chiede il ritorno alla normativa precedente, e quindi alla quasi totale gratuità delle ricongiunzioni, fatta eccezione per le lavoratrici dipendenti della Pa che vogliono ricongiungere precedenti versamenti Inps. Per finanziare la misura si propone un incremento delle aliquote contributive dei pensionati-lavoratori iscritti alla gestione separata Inps. Altro emendamento riguarda le Casse privatizzate, per le quali si chiede di includere i rendimenti dei patrimoni immobiliari e mobiliari nel calcolo della sostenibilità cinquantennale dei bilanci. Tra le altre proposte c’è poi quella di Fli sulle cosiddette «dimissioni in bianco»: l’obiettivo è contrastare un fenomeno che colpisce in particolare i giovani e soprattutto le donne in stato di gravidanza mentre dall’Udc arriva la modifica interpretativa sul canone Rai: precisa che sono soggetti al canone solo gli apparecchi radiotelevisivi, per i quali la ricezione delle radioaudizioni «rappresenta la funzione tecnologica prevalente»: si esclude in questo modo ogni ipotesi di tassazione per computer, smartphone o tablet, sia ad uso domestico che aziendale.
ilsole24ore.com – 29 febbraio 2012