L’ha deciso l’ufficio di presidenza di Palazzo Madama: i privilegi saranno concessi solo per dieci anni. La Camera frena sul tetto agli stipendi dei manager pubblici
D’ora in poi gli ex presidenti del Senato non potranno più godere dei benefit a vita al termine del loro mandato. Lo ha deciso all’ unanimità l’ ufficio di presidenza del Senato che concede questi benefit solo per due legislature piene, cioè massimo 10 anni. I benefit sono la stanza a palazzo Giustiniani, auto blu, collaboratori.
Una norma transitoria consente agli ex presidenti eletti prima del 2001 di mantenere il beneficio fino alla fine di questa legislatura. Quindi, rientrano in questa eccezione gli ex presidenti Nicola Mancino (in carica dal 1996 al 2001) e Carlo Scognamiglio (in carica dal ’94 al ’96). Mentre Marcello Pera (in carica dal 2001 al 2006) e Franco Marini (dal 2006 al 2008) vedranno cessare i loro benefit a 10 anni dal termine del loro incarico.
Su proposta del presidente del Senato, Renato Schifani, il consiglio di Presidenza di Palazzo Madama ha approvato inoltre le linee guida per la redazione di un regolamento interno della rappresentanza di interessi, i cosiddetti lobbisti, al fine di disciplinare i rapporti tra senatori e portatori di istanze della realtà economica, sociale e culturale alla luce dei principi del pluralismo e della trasparenza. Lo rende noto un comunicato.
A tal fine – prosegue la nota – sarà istituito un apposito registro, suddiviso per settori di attività, da pubblicare sul sito del Senato, nel quale saranno elencati gli enti e le associazioni che richiedono gli accrediti con l’indicazione delle persone fisiche abilitate all’accesso. Il regolamento – conclude la nota – definirà la disciplina delle presenze dei lobbisti nei giorni di seduta dell’assemblea e delle commissioni e l’eventualità di sanzioni per comportamenti ritenuti lesivi del libero esercizio del mandato parlamentare.
la Stampa – 29 febbraio 2012