Professioni, farmacie, tesoreria unica, taxi. Sono questi gli argomenti sui quali oggi la commissione Bilancio dovrà dare il parere, per consentire alla commissione Industria del Senato di procedere sul decreto liberalizzazione, dopo l’impasse della scorsa settimana.
I lavori nella commissione Industria, presieduta dal senatore Cesare Cursi, non si sono fermati nemmeno nel fine settimana. Il provvedimento, del quale sono stati approvati 54 articoli, dovrebbe approdare mercoledì nell’Aula di Palazzo Madama. Se dovessero verificarsi altri stop, il governo potrebbe presentare un proprio maxi-emendamento e chiedere il voto di fiducia sul testo. Una scelta che potrebbe essere adottata in ogni caso per evitare nuovi emendamenti quando il decreto arriverà in Aula.
Il maxiemendamento rispetterà il lavoro della commissione
«Quali che siamo le decisioni del governo» sulla presentazione di un maxiemendamento, ha sottolineato uno dei due relatori del provvedimento, Filippo Bubbico (Pd), a Sky Tg24, «mi pare che non si possa prescindere da un dato e cioé che l’esecutivo intende rispettare la volontà del parlamento e ha apprezzato il lavoro svolto dalla commissione. Quindi, «ove mai dovesse risultare utile velocizzare il voto attraverso un voto di fiducia, il maxiemendamento, ci è stato detto, deve rappresentare i contenuti approvati in commissione. Niente che possa scalfire i risultati del lavoro fatto in questi giorni».
Si discute dell’Imu alla Chiesa e sulle farmacie
Continua a fare discutere l’Imu, la nuova Ici per gli stabili non adibiti a culto di proprietà della Chiesa cattolica. Si cerca un soluzione per non far pagare l’Ici alle scuole cattoliche. Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha sottolineato che il Governo è impegnato a trovare sul pagamento dell’Imu da parte delle scuole cattoliche la «soluzione» migliore. L’Ici la dovrebbero pagare solo gli enti che iscrivono utili nei loro bilanci. Intanto il senatore del Pd, Paolo Giaretta, insieme a un gruppo di colleghi, sta per presentare un emendamento che esclude le scuole dal pagamento dell’Ici-Imu per la Chiesa. Un emendamento, spiega Giaretta, per chiarire «senza incertezze che sarebbe sbagliato prevedere un’applicazione dell’Imu agli immobili destinati alle attività educative del sistema dell’istruzione pubblica».
Salta l’obbligo di preventivo scritto per i professionisti
Intanto è saltato l’obbligo del preventivo scritto per i professionisti, sale da 12 a 20 il numero dei Tribunali per le imprese, si prevede il supporto gratis dei notai per le Società a responsabilità limitata formate da giovani.
ilsole24ore.com – 27 febbraio 2012