«Noi vogliamo modificare in meglio tante fasi del lavoro e bisogna fare di tutto per trovare un accordo con le parti sociali – ha detto oggi il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, intervistato da Sky Tg24 – E’ chiaro che il governo alla fine ha la responsabilità di fare sintesi e superare le impasse ma l’accordo è l’obiettivo».
«Tesoretto da creare per la crescita». «Un “tesoretto” – sostiene Passera – deve essere creato con la riduzione dell’evasione, con la spending review, con le cessioni e le risorse servono per favorire la crescita e per risolvere i problemi dei redditi bassi troppo tassati. Ma credibilità è non fare annunci prima del tempo».
«Ici Chiesa, scelta saggia». «La decisione di tassare con l’Imu/Ici la Chiesa è stata saggia, ragionevole, molto determinata – ha detto Passera – Ora dovrà essere definita nelle sue componenti. L’importante è che non si penalizzi il vero no profit nel rendere operativa questa decisione».
«Processo Mills, fallimento quando si arriva alla prescrizione». «Non so valutare se questa sentenza può avere un effetto sulla politica – ha detto Passera riferendosi alla sentenza Mills – Certo, e questo non attiene alla specifica sentenza, è che quando in generale si arriva ad una prescrizione è un fallimento, una delusione sia per il sistema di giustizia che per l’imputato. È una chiusura senza risultato».
«Con scorporo da Eni riduzione bollette». «Avere un’azienda totalmente dedicata al trasporto puo far sì che ci sia un abbassamento di prezzi – dice il ministro – Il Gruppo Snam è ben funzionante e sa sarà ancora più dedicato a rendere più efficiente il mercato, si potrà ridurre la bolletta italiana».
«Monti ha fatto un miracolo di credibilità». «Nei primi 100 giorni del governo – sottolinea Passera – Mario Monti ha fatto un miracolo di credibilità all’esterno, le strutture e i ministeri si sono messi a produrre cose di grandissima portata. Insieme al Parlamento abbiamo fatto passare una serie di cose che da tanto tempo si aspettavano e che tanti pensavano, soprattutto all’estero, che non avremmo mai potuto fare».
Domenica 26 Febbraio 2012 – Messaggero