Qualità dei servizi e appropriatezza delle prestazioni, nuove regole per i piani di rientro. Queste alcune delle coordinate dettate dalle Regioni per iniziare il confronto con il Governo sul nuovo Patto della Salute
«Abbiamo definito le linee guida e siamo pronti a un confronto di merito. C’è un pieno consenso di tutte le Regioni sui punti che abbiamo definito. Il confronto ora evolverà anche sulla base della discussione che avremo con il Governo». Così il presidente delle Regioni Vasco Errani al termine della Conferenza straordinaria che ha avuto come tema principale il nuovo Patto per la Salute 2013-2015.
Un nuovo “giro di tavolo” che è servito per preparare al meglio il confronto con il Governo delle prossime settimane. Decisiva sarà anche la partita sul riparto del Fondo sanitario nazionale, fissata per il 29 febbraio e il 1 marzo, anche perché, come ha affermato lo stesso Errani: “Patto e Riparto sono due temi che si guardano”.
“Dobbiamo continuare a promuovere un processo di innovazione – ha spiegato Errani illustrando ai giornalisti le Linee guida stilate dalle Regioni – non dimenticando mai che i nostri riferimenti sono: la qualità dei servizi di un sistema universalistico, com’è quello italiano, e l’appropriatezza delle prestazioni legate ai Lea. Ma per assicurare tutto questo serve un adeguato finanziamento del Fondo nazionale. Questi due punti sono fondamentali e partono dal fatto, e non è una novità, che il nostro giudizio sulle manovre che si sono susseguite dallo scorso anno ad oggi in relazione al Fsn, non consentono di raggiungere pienamente questi obiettivi”.
I temi sui quali Regioni e Governo devono confrontarsi, ha quindi aggiunto Errani, sono “la qualità delle prestazioni, la riorganizzazione e l’innovazione del sistema e la responsabilità delle Regioni nell’assicurare il governo della spesa”. Ma per Errani sarà in ogni caso necessario “inserire anche per i Piani di rientro nuove regole che siano in grado di dare risposte sulla qualità dei servizi e sul rientro della spesa”.
“Siamo pronti ad assumerci e nostre responsabilità – ha specificato il presidente Errani – è chiaro che questo è un lavoro che si fa insieme. In un Patto ci sono due contraenti, non ci possono quindi essere soluzioni unilaterali. Il nostro sistema ha però bisogno d’investimenti che bisogna rilanciare per sostenere la riorganizzazione e l’innovazione”.
Non vuole parlare di cifre Errani: “Vogliamo confrontarci con il Governo sul merito, in relazione ai Lea e a un loro corrispondente finanziamento. Oggi non ha senso parlare numeri”.
Errani si è poi soffermato sul tema dei ticket: “Occorre prima di tutto capire quali sono le intenzioni del Governo. Il tema del co-payment va affrontato su un piano nazionale avendo ben chiaro il problema dell’equità. Servono quindi strumenti intelligenti che vadano oltre la dichiarazione dei redditi, che tengano conto della numerosità delle famiglie, e che assicurino prima di tutto l’appropriatezza e l’equità, senza far cassa”.
Il prossimo appuntamento con il Governo non è stato ancora fissato, ma ha assicurato Errani “la prima riunione ci sarà in tempi il più possibile rapidi”. E, superato lo scoglio del Riparto del Fondo sanitario nazionale che si prospetta “difficilissimo in un momento nel quale per il Fondo non c’è un incremento e che non recupera nemmeno l’inflazione”.
quotidianosanita.it – 23 febbraio 2012