Nel Veneto la nuova sfida è quella di eliminare i «codici bianchi». Lo afferma l’assessore alla sanità, Luca Coletto, che ha già portato in Giunta una serie di delibere che nei prossimi anni rivoluzioneranno il sistema del pronto intervento, rendendolo più snello, efficace, vicino al cittadino ed anche economico.
Il primo passaggio è quello di portare i medici di base ad effettuare un servizio, a turno, di guardia medica sette giorni su sette, 24 ore su 24, in modo tale da evitare che i pazienti vadano ad intasare con i codici bianchi (peraltro a pagamento) i pronti soccorsi degli ospedali. Il secondo passo – riferisce Coletto – è l’informatizzazione: i medici di base avranno tutti i dati dei possibili pazienti mentre gli stessi elementi saranno a portata dei pronti soccorsi. «Esami clinici, patologie pregresse – rileva Coletto – saranno così a disposizione e i medici avranno la possibilità di intervenire sul paziente con tempestività riducendo anche il numero dei test inutili». Così, per l’assessore, si liberano risorse economiche da investire proprio nei pronti soccorsi. A loro andranno anche parte dei 72 milioni di euro che il Veneto sta per rendere disponibili grazie alla consegna on-line degli esami medici (tra carta e tempo, il costo per esame 12 euro). Tra i passaggi previsti anche quello che riguarda l’attenzione al paziente. «Puntiamo – dice Coletto – a un’assistenza anche psicologica di chi entra al pronto soccorso con informazioni da parte dei sanitari al malato ed ai familiari per evitare l’attesa troppo lunga di notizie di un congiunto».
22 febbraio 2012