“Il latte crudo andrebbe sempre bollito prima del consumo”. E’ quanto dichiara Agostino Macrì, responsabile della sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), ribadendo le disposizioni del Ministero della Salute che raccomandano la bollitura del latte per eliminare i microrganismi potenzialmente dannosi all’organismo senza alterare il valore nutrizionali.
“Spesso -afferma Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC- sul web possiamo trovare notizie contraddittorie sui temi della sicurezza alimentare che talvolta possono essere frutto di interessi personali e logiche di mercato che tengono poco in considerazione la sicurezza dei consumatori. Nel caso del latte crudo -prosegue Dona- si deve considerare il vantaggio economico per il consumatore che riesce a pagare un ottimo prodotto ad un prezzo più contenuto, ma non bisogna dimenticare le controindicazioni che si possono generare, soprattutto nei soggetti più sensibili”. “E’ vero -chiarisce Macrì- che il latte venduto come ‘crudo’ viene immediatamente refrigerato e trasportato alle macchine erogatrici e quindi ne viene garantita la freschezza, ma possono essere comunque presenti microrganismi patogeni quali, ad esempio il Coli O157. Si tratta di microrganismi molto diffusi anche nell’ambiente ed è molto difficile riuscire a controllarli: la loro presenza nel latte dunque non può essere esclusa”. “Non condanniamo la vendita e il consumo del latte crudo -conclude Agostino Macrì- ma non possiamo non segnalare che la somministrazione di latte non bollito espone chi lo consuma a rischi del tutto inaccettabili”. Roma, 16 febbraio 2012
fonte:AGI – 19 febbraio 2012