L’amministrazione comunale si fa parte attiva nella lotta alle nutrie, il roditore diventato una vera e propria calamità per gli agricoltori distruggendo i raccolti e creando, con le tane che scavano nelle rive dei fossi, pericolose situazioni di dissesto del territorio.
L’animale di solito si ciba di alghe ma in mancanza di queste anche di qualsiasi vegetale. Il sindaco Luca Trentini ha emanato un’ordinanza con la quale si consente l’interramento delle carcasse dei roditori catturati e uccisi. Il provvedimento del primo cittadino segue il parere favorevole da parte dell’Ulss 22 che ha dato il nulla osta ai soggetti incaricati dell’abbattimento dei roditori a seppellirne le carcasse.
L’ordinanza prevede di cospargere di calce le carcasse di nutria abbattute nel territorio comunale prima di ricoprirle e provvedere al sotterramento in terreni adeguati e previo assenso del proprietario degli stessi, ad una idonea profondità, non in presenza di falda superficiale ed in numero limitato non superiore alle 15 unità nella stessa buca. «È una grande contributo che viene dato a coloro che effettuano le campagne di controllo e abbattimento dell’animale», commenta il sindaco Luca Trentini, «che in passato doveva essere gestito in centri qualificati con notevole disagio. Ora con il seppellimento in loco diventa più semplice tutta l’operazione e si spera, insieme ad una maggiore collaborazione tra agricoltori per la cattura e cacciatori volontari per gli abbattimenti, di arrivare a controllare e diminuire il numero di questi animali nel nostro territorio». L’amministrazione comunale ha accolto così l’appello dell’assessore provinciale Fabio Venturi nel recente convegno nell’ex oratorio di San Leonardo a Pradelle che ha coinvolto Provincia, agricoltori locali, cacciatori, amministrazione comunale. In quell’evento l’assessore provinciale aveva chiamato a raccolta tutte le forze interessate al controllo della presenza dell’animale, per intensificare la lotta.
L’animale può essere catturato con gabbie trappola fornite e gestite dalla Provincia, con battute di caccia debitamente autorizzate dalla stessa. L’ordinanza del sindaco che autorizza il seppellimento risolve il problema smaltimento a Nogarole Rocca. «Solo una strategia che ottimizza la sinergia tra i vari interessati, può essere un modo efficace per controllare il fenomeno nutria», aveva affermato Venturi. «La cattura con le gabbie, con gruppi di cacciatori volontari organizzati dall’ambito di caccia devono essere sostenuti dai Sindaci che devono emettere un’ordinanza che consenta di concludere l’azione con il seppellimento delle carcasse». La caccia alle nutrie è autorizzata nei mesi invernali e sospesa da maggio in poi per motivi di sicurezza. «Si incide così sulla riproduzione», aveva affermato l’Assessore provinciale. «Invece è ammessa la cattura con le gabbie trappola per tutto l’anno». E riferendosi agli agricoltori, li aveva esortati a farsi «parte attiva controllando assiduamente le gabbie». Mille gabbie possono catturare 300 nutrie al giorno. Nel 2011 sono statti abbattuti, nell’ambito di caccia, 12 mila 500 animali; nel 2009 nel territorio di Nogarole le catture sono arrivate a mille 57
L’Arena – 16 febbraio 2012