Via libera ai tagli alla Difesa
Dal Governo è poi arrivato il via libera al progetto di revisione strutturale del ministro della Difesa Di Paola sulle Forze Armate. La riforma della divisa «oggi condivisa dal Cdm punta a riequilibrare i livelli di spesa del personale, di esercizio e di investimenti per garantire in futuro la sostenibilità finanziaria e l’efficacia operativa delle Forze Armate in chiave europea e Nato. Vale a dire, coprire con il 50% del bilancio assegnato la spesa del personale; la parte restante sarà divisa a metà tra addestramento e investimenti».
Queste scelte comporteranno anche una contrazione della presenza territoriale. Con «il risultato di una Struttura Difesa ridimensionata nei numeri, ma in grado di esprimere un’operatività all’altezza delle aspettative dell’Unione europea e della Nato». Il progetto di revisione verrà illustrato in Parlamento in coerenza con l’impegno assunto dal Governo innanzi alle Camere nei giorni scorsi e sulla base degli indirizzi decisi dal recente Consiglio supremo di Difesa.
Spesa in linea con la media europea
Oggi, l’Italia ha una spesa per la Difesa, in rapporto al Pil, più bassa d’Europa (0,9% contro una media Ue dell’1,61%) ma ha una spesa percentuale per il personale, rispetto al bilancio assegnato, ampiamente superiore alla media Ue (70% quella italiana, 51% quella europea). Per contro – sottolinea il Cdm – la spesa d’investimento per ogni militare è ferma a 16.424 euro, contro una media europea di 26.458 euro.
Sciolti per ‘ndrangheta due consigli comunali in Calabria
Durante la riunione è stato anche deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Careri e Sant’Ilario dello Jonio, entrambi in provincia di Reggio Calabria, al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali a carico delle quali sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata.
ilsole24ore.com – 15 febbraio 2012