“Lo proporrò al tavolo del patto della salute” ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, in merito alla richiesta delle Regioni del Sud di rivedere i criteri per la distribuzione dei fondi del riparto sanitario includendo quelli di deprivazione socio-economica.
“Qualche piccola sperimentazione che aiuti a capire come questo criterio può essere utilmente per determinare il riparto della spesa – ha affermato il ministro – si può fare”. “Questo è un anno di passaggio da un sistema all’altro e non è bene cambiare radicalmente le regole – ha concluso – per qualche piccola sperimentazione sì”.
L’apertura all’indice di deprivazione è arrivato durante un convegno organizzato a Napoli per fare il punto sul patto della salute e il piano di rientro della Regione Campania. “Abbiamo chiesto e ottenuto – ha detto Raffaele Calabrò consigliere del presidente della Regione Campania per la sanità e promotore del convegno -nell’ambito delle riunioni degli assessori alla Salute riguardanti il patto che si passi da una visione economicistica a una visione che punti sulla qualitá dell’assistenza sanitaria. Ciò vuol dire programmare una Sanitá incentrata sull’appropriatezza delle
prestazioni sanitarie”.
L’ipotesi avanzata dal ministro Balduzzi è stata però subito bocciata dal Veneto: “Non so a quale sperimentazione si riferisca il ministro Balduzzi, e quindi non entro nel merito – ha detto l’assessore alla Salute, Luca Coletto -, mi limito a ribadire che rispetto al criterio della deprivazione nel riparto del fondo sanitario nazionale la posizione del Veneto non è cambiata rispetto all’anno scorso: siamo fermamente contrari a questo come ad ogni altro criterio che non si basi su elementi oggettivi e indiscutibilmente collegati ai bisogni di salute dei cittadini, alla realtà epidemiologica, demografica e organizzativa”. “Prima di sperimentare la deprivazione – ha aggiunto Coletto – si sperimentino i criteri e i costi standard. Per questo il Veneto è già pronto e disponibile”.
sanita.ilsole24ore.com – 14 febbraio 2012