Poco prima della mezzanotte nel Parlamento greco è stata raggiunta la maggioranza dei sì sul nuovo piano di tagli richiesti da Bruxelles in cambio degli aiuti.
«È l’ora delle decisioni», aveva detto in aula il premier Lucas Papademos, affermando che «abbiamo davanti un piano che ci aiuterà a uscire dalla crisi economica». A favore delle misure presentate dal governo Papademos hanno votato 199 parlamentari, 74 i voti contrari. Oltre 40 deputati sono stati espulsi dai partiti della coalizione di governo per non aver appoggiato il piano.
Il voto è stato preceduto da un infuocato dibattito, nel corso del quale i rappresentanti del governo hanno evocato scenari drammatici per la Grecia nel caso di bocciatura del piano di austerità.
All’esterno del Parlamento intanto si erano radunate migliaia di persone (80.000 secondo le autorità) per protestare contro le nuove misure.
Gruppi di manifestanti hanno letteralmente messo a ferro e fuoco il centro della capitale, scontrandosi con la polizia e appicando incendi in banche, negozi e uffici. Almeno 54 persone sono rimaste ferite, ha riportato il ministero della Sanità. Anche a Salonicco ci sono state manifestazioni di protesta e almeno sei banche sono state danneggiate.
Il capo del governo aveva inoltre ripetuto che una decisione sbagliata del voto sul piano porterebbe un «catastrofico default, l’isolamento e l’uscita dall’euro». La maggioranza dei parlamentari lo ha ascoltato e ha votato sì alle nuove misure, ma la piazza di Atene è stata per molte ore oggetto di proteste anche violente, soprattutto a opera dei cosiddetti black bloc.
Molotov, bombe carta, lacrimogeni, scontri. Ma soprattutto incendi. Brucia Atene, dove migliaia di manifestanti hanno per ore assediato il Parlamento greco chiamato a varare il pacchetto di austerity “lacrime e sangue” preteso dall’Ue e dal Fmi per dare il via libera al secondo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro.
«La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile», ha detto intervenendo in Parlamento il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.
Sono andati in fiamme la sede di una banca, due cinema e una serie di negozi, nei pressi dell’università, e le fiamme si sono estese ai primi piani dei palazzi che li ospitavano. Sul posto sono arrivati i pompieri, che stanno tentando di domare le fiamme.
In piazza Syntagma, tra fuochi e gas lacrimogeni, sono rimasti solo gruppi di anarchici e black bloc fronteggiati da poliziotti con maschere antigas in assetto antisommossa. Un agente sarebbe rimasto ferito. Anche il leggendario compositore greco Mikis Theodorakis, 88 anni, autore del sirtaki e storico attivista politico è tra i dimostranti.
Il Sole 24 Ore – 13 febbraio 2012