La cura «anti-ritardi» per la burocrazia, lo snellimento delle pratiche con la nuova spinta alla Scia e le novità su documenti e assunzioni partono ufficialmente oggi.
IL TESTO DEL DECRETO LEGGE PUBBLICATO IN GAZZETTA
Con l’entrata in vigore del decreto sulle semplificazioni varato in via definitiva venerdì scorso dal consiglio dei ministri e pubblicato ieri in «Gazzetta Ufficiale» (è il Dl 5/2012) dopo l’esame puntuale del Quirinale e la firma del capo dello Stato, partono davvero i primi ingredienti della ricetta che, insieme al decreto liberalizzazioni che ora impegna il Parlamento, dovrebbe aiutare la ripresa del nostro Pil oggi in sofferenza.
Un gruppo consistente di norme ha bisogno di decreti e altri provvedimenti attuativi, per disciplinare per esempio il cambio di residenza in tempo reale o l’unificazione delle autorizzazioni ambientali, ma molte regole partono subito, senza bisogno di passaggi ulteriori.
Tra queste, una posizione di spicco va senza dubbio assegnata alla cura «anti-ritardi», che anche per il suo valore “strategico” occupa il primo articolo del decreto pubblicato ieri. Le procedure portate a termine oltre i tempi previsti da leggi o regolamenti, o quelle che addirittura sprofondano nelle sabbie mobili fino a produrre un silenzio-inadempimento, incontrano con il nuovo decreto una doppia penalità. La prima è organizzativa, e porta alla possibile diffusione di una serie di “commissariamenti” in cui i vertici delle amministrazioni sostituiscono i dirigenti e i funzionari che guidano le strutture ritardatarie. I «sostituiti» si vedono macchiata la pagella che riporta i dati sulle loro performance, sulla cui base viene distribuita la retribuzione di risultato, e possono andare incontro alla responsabilità amministrativa e a quella amministrativo-contabile. La sanzione, insomma, punta dritta sul portafoglio dei dirigenti o funzionari responsabili, con conseguenze potenziali ancora più pesanti quando l’inerzia dell’amministrazione produce un ricorso in via amministrativa (nella nuova disciplina la tutela contro i silenzi della Pa è disciplinata dal Codice del diritto amministrativo scritto nel Dlgs 104/2010): se il ricorso ha successo, la sentenza passata in giudicato viene girata in automatico alla Corte dei conti, che può quindi procedere per i profili di competenza (danno erariale causato da dolo o colpa grave). Un’ultima sanzione è d’immagine, e costringe l’ufficio ritardatario a rilasciare i documenti con l’indicazione dei tempi previsti dalla legge e di quelli, più lunghi, utilizzati in concreto per portare a dama il provvedimento. Sempre sul fronte della burocrazia, cambiano le scadenze dei documenti, che vanno a coincidere con il compleanno del titolare, e viene portata a dieci anni la validità dell tessere di riconoscimento (con fotografia) rilasciate dalle Pubbliche amministrazioni.
L’entrata in vigore del decreto porta con sé anche la riforma dei controlli, che amplia gli spazi per il revisore unico sia nelle Srl sia nelle Spa a scapito dei collegi (gli attuali, però, rimangono in carica fino alla scadenza). Nelle università, cadute le previsioni sul riordino del Cun e sui limiti alla partecipazione dei professori alle commissioni di reclutamento, l’entrata in vigore del provvedimento porta con sé come primi effetti lo stop alla possibilità di affidare attività di tutoraggio o didattica integrativa ai ricercatori a tempo indeterminato. Novità anche in campo assunzioni: la notizia-clou sul punto è la proroga di un anno del bonus Sud, che attende però l’accordo con le Regioni per la ripartizione dei fondi.
Le principali novità
Aumenta la possibilità di applicare poteri sostitutivi, su richiesta dei privati, in caso di ritardi o inerzia delle Pubbliche amministrazioni.
In caso di provvedimenti rilasciati in ritardo, viene indicato nel documento il tempo previsto dalla legge e quello effettivamente impiegato dall’amministrazione. I ritardi vengono valutati ai fini del giudizio sulla performance del dirigente e possono far maturare la responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile. In caso di ricorsi la sentenza è trasmessa alla Corte dei conti
Il documento di riconoscimento, la carta d’identità in formato tradizionale e il documento d’identità elettronico (sino ai 15 anni di età) vengono rilasciati con la data di scadenza fissata in ogni caso al giorno di nascita del titolare, con un meccanismo che dovrebbe aiutare il titolare a ricordarsi della scadenza ed evitare quindi ritardi nel rinnovo.
Le tessere di riconoscimento rilasciate dalle Pubblicche amministrazioni, e riportanti anche la fotografia del titolare, avranno sempre una validità di dieci anni
Viene prorogato fino al maggio del 2013 il credito d’imposta per le imprese che effettuano assunzioni a tempo indeterminato nelle Regioni del Mezzogiorno (la scadenza originaria era fissata per il maggio del 2012). Per l’attuazione concreta, però, manca ancora il decreto previsto dal decreto Sviluppo del maggio scorso. Semplificate le procedure per le assunzioni nei pubblici esercizi, mentre nel caso dei lavoratori extra-Ue la comunicazione obbligatoria vale anche per il permesso di soggiorno
Ai ricercatori assunti a tempo indeterminato dalle università non possono essere più affidati compiti relativi al tutoraggio e all’attività didattica integrativa. Viene modificata la disciplina dei contratti per le attività di insegnamento e per i ricercatori a tempo determinato: i dipendenti pubblici che ottengono quest’ultima funzione vengono collocati in aspettativa, senza assegni e contributi, o in fuori ruolo se questa posizione è prevista nell’ordinamento della Pa di appartenenza
Si prosegue sulla strada già aperta dalla legge di stabilità, ampliando in maniera più chiara e netta lo spazio del sindaco unico sia nelle società per azioni sia nelle società a responsabilità limitata.
La soluzione è quella più sgradita ai dottori commercialisti anche perché, nelle srl, la figura del sindaco può essere svolta anche da chi è semplice revisore. Per effetto delle disposizioni del decreto legge sulla giustizia civile i collegi in vigore restano però operativi sino alle prossime assemblee
Le visite mediche per il mantenimento della patente di guida potranno essere svolte anche presso i medici di base. Questa possibilità è esclusa solo nel caso degli ultraottantenni, la cui verifica biennale (estesa anche ai titolari di patentini per motorini e microcar) potrà essere effettuata anche presso le Asl o i medici ad hoc che lavorano presso le agenzie (per questa previsione occorre modificare il regolamento di attuazione del Codice della strada). Previsti criteri più flessibili per i blocchi dei Tir nei fine settimana
gianni.trovati@ilsole24ore.com – 10 febbraio 2012