Denunciati dal pm Guariniello il titolare di una ditta di San Quirino e il direttore di un supermercato Il blitz degli ispettori dell’Azienda sanitaria a Torino. Sequestrati prodotti con carne di tacchino
Tracce di salmonella in un campione di hamburger di tacchino, prodotto nel Pordenonese, sono state trovate dagli ispettori dell’Azienda sanitaria, in un supermercato di Torino. La notizia è rimbalzata ieri dal Piemonte in Friuli: nella città della mole antonelliana, infatti, il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo per violazione della legge sugli alimenti e iscritto nel registro degli indagati sia il produttore dell’alimento sia il direttore del punto vendita dove tale alimento era in vendita. Le ispezioni dei tecnici del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria Torino 1, in collaborazione con i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità), erano avvenute nel capoluogo piemontese a metà settimana. Gli esiti sono stati resi noti ieri. Tre persone, complessivamente, sono state denunciate a piede libero per violazione della legge sugli alimenti. Gli ispettori in questo periodo stanno svolgendo controlli a campione per conto del ministero della Salute. Due i casi emersi, distinti e riconducibili a batteri pericolosi che avrebbero contaminato carni vendute in mercati e supermercati. Il primo caso è avvenuto al mercato di Porta Palazzo, il più importante di Torino, dove in un pollo tagliato a pezzi ed esposto da un ambulante sono state trovate tracce del campylobacter. Si tratta di un genere di batteri appartenente alla famiglia Campylobacteraceae, sensibili all’essiccazione e resistente al congelamento. La trasmissione nell’uomo è dovuta all’ingestione di alimenti infetti e provoca diarrea, febbre, nausea e crampi addominali. Il secondo caso è stato invece scoperto, sempre a Torino, all’interno di un supermercato della catena Lidl, dove le analisi svolte dall’istituto zooprofilattico hanno evidenziato tracce di salmonella all’interno di un campione di hamburger di tacchino. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. I ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono due. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili. I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati. In questa circostanza sono stati denunciati il titolare della ditta produttrice dell’alimento (che ha fornito al supermercato gli hamburger di tacchino e di norma fornisce carni bianche alla nota catena), con sede a San Quirino, e il direttore del punto vendita dove la traccia di salmonella è stata campionata. L’ipotesi di reato contestata è la violazione della legge sugli alimenti.
Il Messaggero Veneto – 7 febbraio 2012