In pieno scontro tra la direttrice Rossella Lelli e il commissario Lucio Verticelli, arriva in consiglio regionale dell’Abruzzo il progetto di legge sul riordino dell’Istituto Zooprofilattico Caporale
Da destra e da sinistra ora si affannano a risolvere il nodo del cda, mai esistito, nell’Izs. La politica vuole mettere le mani sull’organo di governo dell’unica realtà sanitaria abruzzese che dà profitti. Ma questa volta i consiglieri regionali del Pd, D’Alessandro, Di Luca e Ruffini, bruciano in volata il Pdl. Sono stati loro a chiedere l’iscrizione dell’argomento nel consiglio di martedì scorso. «Il nostro intento è chiaro», dice Di Luca, «vogliamo che così come ha fatto il Molise anche l’Abruzzo si doti di una legge definitiva per il riordino dell’Istituto, mettendo la parola fine al commissariamento e alla gran confusione che regna sull’assetto dell’istituto. Chiediamo che finisca la gestione straordinaria di un ente così importante nello scenario nazionale e che i partiti mettano fine alle ingerenze sull’Izs». Ma la sfida è su due fronti perché Lanfranco Venturoni, autore di una prima proposta, ritenuta inapplicabile perché diversa dalla legge approvata dal Molise, si dichiara sicuro che una nuova legge, identica a quella molisana, sarà firmata Pdl. «Dopo quella che ritenemmo un errore evidente», ribattono Di Luca e Ruffini riferendosi alla legge Venturoni, «abbiamo riproposto anche noi un nuovo testo identico a quello deliberato dalla Regione Molise. Anche se questo testo non ci soddisfa pienamente ha il merito di ricostituire il consiglio di amministrazione». I due schieramenti propongono la stessa legge. Ma ciascuno dei due vuole poggiare per primo il cappello sull’operazione-Izs. Intanto martedì l’argomento è stato rinviato alla prossima seduta del Consiglio. E l’Izs continua ad essere diretto dalla moglie dell’ex direttore. E fa notizia per i veleni interni più che per la ricerca.
Il Centro – 27 gennaio 2012