La 34enne rischia una condanna fino a un anno di reclusione o una pena pecuniaria da 3 a 15 mila euro
MILANO – È finita alla sbarra davanti al Tribunale di Milano, e rischia una condanna fino a un anno di reclusione, una donna di 34 anni che per strada a Milano ha preso a calci il suo cane ed è poi stata denunciata da un passante che assisteva alla scena. La padrona dell’animale è stata rinviata a giudizio davanti al giudice monocratico della terza sezione penale per aver maltrattato l’animale «tanto da farlo guaire», come recita il capo di imputazione.
I CALCI – Il fatto è accaduto il 20 novembre 2010. Secondo l’accusa la donna, Nina L., «in stato di ebbrezza alcolica e da sostanza stupefacente, strattonava violentemente con il guinzaglio il cane di sua proprietà di razza Basset, di piccola taglia, colpendolo ripetutamente, senza necessità, con calci all’addome tanto da farlo guaire».
LE PENE – Un passante, che non poteva sopportare il trattamento che la donna riservava al suo cane, ha deciso di sporgere denuncia in Procura e così è stato incardinato un processo per il reato di maltrattamento di animali, introdotto nel codice penale nel 2004. Le pene per questo reato vanno dai 3 mesi all’anno di reclusione. Il carcere può essere comunque sostituito da una pena pecuniaria che va dai 3 mila ai 15 mila euro.
Corriere.it – 23 gennaio 2012