Come stanno le acque del Garda? Secondo la relazione commissionata da Ags spa e sostenuta da Garda Uno spa, Comune di Peschiera del Garda, Rotary di Peschiera e del Garda veronese, Riva del Garda, Mantova, Desenzano del Garda/Salò e Lions distretto 108lb2, il bacino lacustre gode di ottima salute.
Il report è stato presentato giovedì a Palazzo Scaligero a Verona, alla presenza di diversi amministratori della sponda veronese e bresciana del Benaco. Per la Provincia di Brescia l’assessore al Turismo e Cultura Silvia Razzi.
Scopo dell’indagine, effettuata dall’Istituto “Mario Negri” nel biennio 2010-2011 era quella di rilevare aspetti positivi e negativi dello stato di salute del lago e così potere disporre eventuali interventi.
Otto i punti in cui è stato effettuato il campionamento delle acque del Garda, ma anche due sul Mincio e sull’acqua in entrata e in uscita dal depuratore di Peschiera del Garda e due 2 punti di campionamento sul torrente Toscolano.
E’ emerso che i valori delle sostanze misurate sia nel lago di Garda che nel Mincio rispettano quelli di qualità per acque superficiali definiti dal decreto ministeriale del 56 del 2009, mentre le concentrazioni delle sostanze misurate nelle acque in uscita dal depuratore rispettano i limiti di legge. Meno bene la situazione del Mincio che invece ha rilevato esservi la presenza di concentrazioni superiori di sedimenti.
Dati che rinforzano la scelta del tavolo interprovinciale del Garda ad approfondire altre tre questioni aperte sul Benaco: i livelli delle sue acque, il rifacimento del collettore e la condivisione di un nuovo depuratore con la provincia di Brescia.
Bisogna anche ricordare, per dovere di cronaca, però, che proprio in alcune specie ittiche che popolano il lago di Garda, sono state rilevate concentrazioni di Pcb (diossino-simile) superiori ai limiti di legge e che il ministero della Salute ha disposto lo stop alla pesca ed al consumo delle anguille del Benaco.