Il risultato tra due settimane Il direttore Aifa: isteria di alcuni medici. Il secondo esame sui campioni di Fluad conferma: il vaccino non ha problemi apparenti. Dopo aver stabilito — a poche ore dai primi tre decessi — che non c’erano state manomissioni delle confezioni, ora l’Istituto superiore della sanità assicura: non ci sono elementi esterni al farmaco.
Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, dice subito: «Tiro un sospiro di sollievo, nessuna contaminazione o problema tossicologico è stato rilevato. Il primo lotto di esami, il più importante, ha dato esito assolutamente negativo». Il ministro della Salute quindi commenta: «Le campagne antivaccinazioni non hanno alcuna evidenza scientifica. La situazione in Europa è molto preoccupante. Ci illudiamo che alcune malattie per le quali si moriva pochi decenni fa siano scomparse, una falsa sicurezza che fa venir meno la percezione della necessità delle vaccinazioni. È necessario sconfiggere l’effetto gregge». Il ministro si spinge in avanti e dice ancora: «I lotti sono adatti a tornare in commercio». In verità l’Agenzia del farmaco attende il terzo controllo, quello batteriologico, per dare il via libera. Non arriverà prima di due settimane: 470 mila dosi di Fluad restano sotto sequestro cautelativo.
«È probabile che anche gli esami batteriologici daranno esito negativo», ha rivelato il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, ieri a Porta a Porta, dove Bruno Vespa si è vaccinato in differita. Quindi a Repubblica Pani ha spiegato che il numero dei decessi sospetti fin qui alto — diciannove accertati a livello nazionale — è frutto «dell’effetto media e dell’isteria di alcuni medici ». Per i due morti da cui si è partiti — in provincia di Siracusa — l’Aifa non esclude il rapporto causa-effetto tra vaccino ed esito, sui successivi, invece, c’è da sottrarre la naturale paura montata nel Paese.
L’Agenzia del farmaco, che è sempre in ritardo di un giorno rispetto alle segnalazioni delle Regioni, ha portato a diciannove il numero delle morti post-vaccino, sei in più di domenica. In realtà, i decessi sotto esame sono ventiquattro perché ieri si sono aggiunte, nell’ordine: la terza segnalazione dall’Abruzzo (Teramo), la quarta da Roma, quindi una dalla provincia di Perugia, una da Potenza e una da Rimini. Sono diventate nove le inchieste delle procure: ora anche Torino (sul farmaco Agrippal) e Bologna.
Arrivano le denunce, intanto, per la mancata informazione sul ritiro da tre regioni (Veneto, Lazio e Calabria) di un vaccino pediatrico: è il Meningitec, che immunizza infanti tra i 12 e i 15 mesi dal meningococco C. Undici lotti del farmaco prodotto dalla casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013, avevano fiale con un corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio ossidato. Sessanta famiglie hanno avanzato una causa: ai loro figli è stata fatta la profilassi senza alcuna comunicazione, alcuni hanno accusato vomito e diarrea. Ancora l’Aifa: «L’alterazione del vaccino sospeso non ha prodotto alcun effetto sui bambini».
Repubblica – 2 dicembre 2014