Genitori contro animalisti e di conseguenza bimbi contro gatti. Succede alla scuola elementare «Reggia dei Carraresi», nel cuore del centro storico di Padova, dove mercoledì notte è andato in scena il terzo blitz a colpi di cartelli in sette giorni. L’oggetto del contendere? La colonia felina ospitata nel cortile adiacente all’istituto: i genitori, che denunciano sporcizia e incuria, vorrebbero spostarla; gli animalisti, che temono per l’incolumità dei mici, vogliono che resti lì dov’è.
E i toni sono sempre più accesi. «Le uniche malattie le portano a casa i vostri mariti quando vanno a puttane», si legge sui manifesti affissi dal gruppo «100%animalisti» sul cancello della scuola e coperti con il nastro adesivo dai bidelli.
La convivenza tra gli alunni e i gatti, che vivono nei paraggi della scuola da una ventina d’anni, è sempre stata problematica. Ma la polemica è scoppiata in questi giorni: a calmare gli animi non è servito nemmeno l’intervento del Comune, che ha predisposto un piano ad hoc. Le prime «schermaglie» risalgono alla fine di settembre. «La presenza dei gatti arreca un grave danno alla salute dei bimbi — dicono i genitori —. L’aria è maleodorante, i gatti lasciano escrementi all’interno del cortile, il cibo e l’acqua stagnante delle ciotole attira gli insetti. Spesso i bambini si ritrovano con le scarpe sporche di feci: alcuni sono allergici ai gatti, rischiano un attacco d’asma». Il 17 ottobre gli animalisti entrano in azione, esponendo cartelli con la scritta: «Non ci provate, giù le mani dai mici». Tre giorni dopo, ecco la risposta dei genitori: sul cancello della scuola, sotto il cartello «Fuori i gatti, dentro i palloni», spuntano alcuni palloni da calcio, una scopa, una paletta e un cestino della spazzatura. Mercoledì notte, la nuova replica: «I gatti non sono un pericolo per i bimbi, che dal rapporto con gli animali hanno solo da imparare — si legge sul sito del gruppo «100%animalisti», che rivendica l’iniziativa —. A dicembre, quando alcune di queste mamme indosseranno una pelliccia, la nostra contestazione sarà più intensa». «A casa ho un gatto e non appartengo alla categoria di mamme ansiose che viziano pargoli capricciosi — dice un papà —. Ma i nostri figli, da anni, non possono fare ricreazione in giardino». «Manifestazioni come queste turbano i bambini stiamo pensando di sporgere querela — aggiunge una mamma —. I genitori che hanno fatto gli striscioni hanno agito d’istinto, ma hanno sbagliato: così il cortile diventa un’arena».
Intanto gli assessori sono al lavoro: Alessandra Brunetti (Istruzione) ha formato una squadra di addetti alle pulizie, Matteo Cavatton (Ambiente) ha coinvolto Usl ed Enpa. «I gatti verranno sterilizzati, vaccinati e riportati in loco, dove troveranno delle lettiere e saranno accuditi da un responsabile — spiega Cavatton —. Il problema sarà risolto entro fine mesi». Ma i genitori vogliono recintare il cortile della scuola.
Alessandro Macciò – Il Corriere del Veneto – 24 ottobre 2014