Il ministro dell’Economia, intervenendo a Otto e Mezzo, chiarisce. “Nelle regioni in cui la spesa sanitaria pro capite è più bassa, l’efficienza del sistema sanitario è più elevata”. E, senza mezzi termini, sottolinea: “Se toccare la sanità significa aumentare l’efficienza, si toccherà la sanità”.
“I margini di efficienza che si possono trovare nei sistemi sanitari sono enormi”. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervenendo a ‘Otto e Mezzo’, traccia la rotta per l’applicazione della spending review. “L’ambito di discussione risiede nella composizione dei tagli – precisa –. E le Regioni si sono dette disposte a discutere un disegno diverso nell’ambito dei saldi”.
Padoan, sulla base dei dati e dei riscontri individuati dal commissario Cottarelli, manda un messaggio neanche troppo velato ai governatori. “Nelle regioni in cui la spesa sanitaria pro capite è più bassa, l’efficienza del sistema sanitario è più elevata”. Ed è proprio sulla base di questa considerazione che chiama in causa le responsabilità della governance. “Ogni livello di governo deve prendersi la sua responsabilità”, tenendo conto che “si può migliorare l’efficienza in voci importanti come la sanità”. Perché il messaggio di fondo è chiaro e non lascia margini agli alibi. “Se toccare la sanità significa aumentare l’efficienza, si toccherà la sanità. I tagli si possono ottenere tramite una riorganizzazione della fornitura dei servizi”.