Da domani i laboratori dell’Arpav di Padova saranno trasferiti in blocco a Mestre, in una struttura già individuata dall’ente per la protezione dell’ambiente. Una decisione nell’aria, da ieri definitiva, e sulla quale si sono scatenate le ire dei sindacati. Le segreterie della funzione pubblica di Cgil, Cisl, e Uil del Veneto hanno deciso lo stato di agitazione di tutti i dipendenti veneti di Arpav a fronte dell’improvvisa chiusura del laboratorio di Padova.
In una lettera hanno chiesto un incontro col prefetto e interessato il Comune e la Regione. «Il Laboratorio Arpav di Padova – osservano le sigle sindacali – è stato riconosciuto “struttura di eccellenza nazionale” per l’analisi specialistica ambientale. Recentemente il consiglio regionale – aggiungono i sindacati – ha votato, a larga maggioranza, una mozione invitando la giunta a “rivedere, nell’ambito del progetto di razionalizzazione di Arpav, la decisione di chiudere il laboratorio padovano al fine di garantire alla popolazione un eccellente strumento di prevenzione e promozione della salute collettiva e dell’ambiente».
Corriere del Veneto – 14 ottobre 2014