Giuseppe Caporale, La Repubblica. E’ solo una coppia di lupi nel Veneto e si trova tra le valli del parco naturale della Lessinia, alle porte di Verona. Nel cuore del distretto del latte. Con loro, da pochi mesi, ci sono anche otto cuccioli. E sono tutti in pericolo.
Il sindaco leghista Flavio Tosi (che è presidente di Federcaccia Veneto) con un’ordinanza, emanata due giorni fa, ha stabilito che i residenti del suo Comune possono «sparare» e «abbattere» i lupi che «danneggiano gli allevamenti» e mettono «in pericolo » la città. Così il Corpo forestale dello Stato per proteggere Giulietta (lupo italico), Slavc (che arriva dalle Alpi orientali) e la loro prole, ha denunciato il primo cittadino.
Ieri pomeriggio alcuni agenti del comando regionale si sono presentati negli uffici della Procura di Verona e hanno depositato una notizia di reato riguardante il sindaco. Tosi è accusato di aver «autorizzato l’abbattimento di specie protetta». È la seconda volta in pochi giorni che il Corpo forestale denuncia un amministratore pubblico. Quindici giorni fa era toccato al presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, denunciato per «soppressione di specie rarissima e di bene indisponibile dello Stato», in seguito alla morte dell’orsa Daniza, uccisa dalle guardie provinciali con una dose eccessiva di narcotico.
E come per Daniza e per l’orso ucciso a fucilate in Abruzzo (il colpevole è stato trovato), anche in questo caso tutto nasce dalla rivolta degli allevatori contro gli animali protetti. Non bastano i risarcimenti regionali per i danneggiamenti subiti. Questa volta è stata la Coldiretti, l’associazione degli agricoltori, a chiedere l’abbattimento della famiglia dei lupi. «L’attacco al bestiame è un fenomeno quasi quotidiano nella parte centrale dell’altopiano veronese che aggrava sempre più la condizione degli allevatori» spiega Claudio Valente, presidente Coldiretti Verona. «Nei pochi chilometri quadrati di questo territorio si concentra il 50 per cento del patrimonio bovino e ovino del Veneto. Introdurre i lupi qui è come portarli all’interno di un grande recinto per gli animali. Lo stress per gli assalti riduce la produzione di latte e causa aborti». «L’ordinanza è un reato? Io ho pensato ai bimbi della mia città, alle famiglie…» replica il sindaco Tosi. «Verona ha anche un territorio montano con le frazioni di Trezzolano, Cancello e Moruri. Non sono tranquillo per i bambini che la mattina o la sera attendono l’arrivo dello scuolabus. Nessuno mi garantisce che il lupo non apprezzi anche questo tipo di prede… Autorizzo l’abbattimento degli esemplari che si avvicinano ai centri abitati. Se poi qualcuno impugnerà l’ordinanza, sarà battaglia per valutare quale diritto sia prevalente: quello degli animali o dei cittadini». Tosi intanto ha già inviato il suo provvedimento ai colleghi dei piccoli paesi della valle, che presto ne adotteranno uno identico. Intanto i consiglieri comunali del Pd Lorenzo Dalai e Damiano Fermo attaccano il sindaco: «Forse Tosi non sa che nei centri abitati non si può sparare. I lupi in Lessinia sono arrivati da soli, popolando il territorio».
Repubblica – 27 settembre 2014