La sua cagnolina non ne voleva sapere di smettere di abbaiare. Così si è alzato dal letto nel cuore della notte, ha caricato il suo fucile a pompa ed è sceso in giardino. Ha fatto fuoco una prima volta e l’ha ferita. Poi l’ha ricaricato ed ha sparato di nuovo uccidendo barbaramente un «pointer» inglese di due anni e mezzo.
Il motivo? «Era indisciplinata, non obbediva agli ordini e mi continuava a dare problemi» ha spiegato il proprietario, un allevatore 52enne di Giavera del Montello, quando i carabinieri lo hanno raggiunto in casa dopo essere stati avvertiti dai vicini dell’uomo, subito denunciato dall’Arma, che si erano preoccupati sentendo il botto provocato dalle due esplosioni in successione.
Si tratta del secondo caso di maltrattamento di animali registrato nella zona in pochi giorni: a fine luglio, nella frazione di Caonada, a Montebelluna, un 84enne aveva preso a bastonate un gattino, uccidendolo. Anche in quel caso era stato il vicino di casa a chiamare le forze dell’ordine dopo aver filmato col telefonino l’uccisione del micio, scatenando le proteste degli animalisti che il giorno successivo avevano organizzato una manifestazione di protesta davanti all’abitazione del pensionato, che si era dovuto barricare nella sua proprietà.
Le forze dell’ordine, a seguito di quell’episodio, non hanno voluto svelare troppi dettagli sull’allevatore: il timore è quello di poter mettere in pericolo l’incolumità del 52enne. Il quale però non è sembrato affatto dispiaciuto quando i carabinieri della compagnia di Montebelluna lo hanno raggiunto a casa, in un comune della zona, trovandolo col fucile in mano e la canna ancora fumante. Poco prima, attorno alle due di notte, l’uomo, un piccolo imprenditore con la passione per la caccia, aveva imbracciato uno dei suoi tanti fucili, tutti detenuti regolarmente, ed era uscito di casa diretto alla cuccia della cagnetta, un «pointer» acquistato per la ricerca e il riporto delle prede. Ma a quanto pare il quattro zampe non era particolarmente portato per le battute di caccia. Ed oltre ad abbaiare continuamente disturbando il sonno del proprietario e della moglie, aveva creato non pochi problemi all’uomo, che non era riuscito a farla diventare obbediente. Motivi che non giustificano di certo il comportamento del 52enne, che senza pensarci due volte ha caricato il fucile a pompa ed ha sparato contro l’animale. Quando i carabinieri lo hanno raggiunto a casa grazie alla segnalazione dei vicini, la carcassa dell’animale era ancora a terra in una pozza di sangue.
L’allevatore è stato accompagnato in caserma e denunciato per «uccisione di animale». Nei suoi confronti è scattato anche il sequestro di tutti i fucili custoditi in casa.
Alberto Beltrame – Corriere del Veneto – 10 agosto 2014