Dai dati del Cerved emergono alcuni lievi miglioramenti: i conti saldati in 96 giorni, anziché 107. La sanità è sempre lentissima, occorre aspettare 6 mesi, ma il trend è positivo. Stabili a 55 giorni i termi concordati nei contratti
MILANO – Migliorano i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione: nel primo trimestre dell’anno nel complesso ha saldato in 96,1 giorni contro i 107,4 dello stesso periodo 2013, guadagnando 11,2 giorni. Lo affermano dati Cerved, secondo i quali il sistema sanitario ha pagato in media in 180 giorni, quasi un mese prima rispetto ai 206 giorni medi registrati nel primo trimestre 2013. Si riducono di 9,3 giorni i tempi medi di liquidazione delle fatture dei Comuni e di 16 degli altri enti.
Secondo i dati elaborati incrociando le informazioni di Payline (il database di Cerved con 53 milioni di segnalazioni sui pagamenti di oltre 2,5 milioni di aziende) con quelli di Cerved PA, il calo è attribuibile interamente alla riduzione dei ritardi, che passano da 52 giorni a 41 giorni, mentre rimangono invariati i termini concordati nei contratti: 55 giorni medi.
Più nel dettaglio nel primo trimestre la pubblica amministrazione non ha saldato il 53,9% delle fatture scadute, evidenziando un calo del 5,2% rispetto allo stesso trimestre del 2013. Un miglioramento tuttavia più lieve rispetto ai trimestri precedenti quando la riduzione era stata più accentuata, con un progresso di 7,6 punti nel quarto trimestre 2013 e di 6,9 nel terzo. Lo stesso fenomeno si osserva anche sull’importo delle fatture: a marzo 2014 non è stato saldato il 60,1% degli importi dovuti ai fornitori della P.A., contro una percentuale del 65,6% nello stesso periodo del 2013. Il calo di 5,5 punti percentuali è inferiore infatti rispetto ai 10,4 punti registrati alla fine del 2013 e agli 11 di fine di settembre.
La diminuzione nel valore delle fatture scadute e non pagate è legata al miglioramento dei Comuni e degli enti del sistema sanitario, che però continuano a evidenziare una situazione critica: la quota di scaduto a fine marzo di quest’anno si attesta infatti al 52,6% tra i Comuni (in calo rispetto al 57,8% dello stesso periodo del 2013) e al 74,6% nella sanità (79,8%).
“Lo sblocco delle fatture della P.A. e i pagamenti più rapidi si riflettono sui tempi con cui i partner pubblici pagano a loro volta i propri fornitori: nel primo trimestre si è ridotto il gap negativo che li separa dal resto delle imprese, sia in termini di scaduto (dal +6,6% del primo trimestre 2013 al +6%), sia in termini di tempi medi di liquidazione delle fatture (da +22 a +16 giorni)”, commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved
Repubblica.it – 20 luglio 2014